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sabato 19 luglio 2025

Le manovre per isolare Charles de Gaulle


Charles de Gaulle, durante i dieci anni in cui fu Presidente della Repubblica Francese, ovvero dal 1959 al 1969, fu il bersaglio preferito dello spionaggio del Patto di Varsavia. Il fascicolo 10443_121 contiene nel volume 3 e parte del 4 degli interessanti documenti sulle strategie comuniste per isolare politicamente e screditare il celebre “Generale”. 

Pur trattandosi di vicende che non appartengono all’obiettivo di questo libro, che sono quelli di conoscere i piani dello spionaggio comunista in Italia durante la guerra fredda, rappresentano un ottimo termine di paragone con quanto accadde in Italia durante gli anni Sessanta, nonché per le ripercussioni che potrebbero aver avuto sui partiti di governo come la Democrazia Cristiana.

Le misure attive UDER e poi ODBOR, come leggerete dall’ampia e chiarissima documentazione, avevano lo scopo di formare nell’opinione pubblica francese, ma anche italiana, l’idea che l’organizzazione paramilitare nota con la sigla OAS, attiva in Algeria tra il 1961 e il 1962 con una serie di sanguinosi attentati, fosse mossa da un’ideologia fascista. Questa disinformazione dell’Stb cecoslovacco era stata architettata mediante una serie di lettere false, attribuite al capo dell’OAS, Raoul Salan, nelle quali l’organizzazione minacciava azioni di ritorsione contro una presunta politica di avvicinamento al comunismo da parte del presidente De Gaulle, cui venivano mosse delle durissime accuse di tradimento. Una volta creato l’inganno, l’Stb non esitò ad attaccare, con la seconda misura attiva ODBOR, lo stesso De Gaulle per la sua politica autoritaria e dittatoriale. 

La storia ufficiale, che quasi certamente non tiene conto di questo dossier cecoslovacco, narra che l’OAS (Organisation de l’Armée Secrète) era nata nel 1961 con lo scopo di contrastare il referendum con cui il governo De Gaulle concedeva all’Algeria l’autodeterminazione. L’OAS “è stata un’organizzazione paramilitare diventata poi un’entità terroristica sanguinaria, nonché culturalmente influente, della Francia gollista.” Così l’ha descritta il giornale online Insideover, che si è spinto anche oltre alludendo a presunti legami con Gladio Stay Behind. A fondare l’OAS furono alcuni ex ufficiali dell’esercito francese. Appunto, Raoul Salan, Pierre Lagaillarde, e Jean-Jacques Susini. Secondo Insideover, i tre capi dell’organizzazione intendevano combattere non soltanto contro l’indipendenza dell’Algeria ma anche contro”la classe dirigente francese” “ritenuta responsabile della liquefazione dell’impero coloniale”. Avrebbero quindi radunato un “esercito parallelo” costruito su legionari, militari e agenti segreti disposti a combattere per la loro causa. Ma qual era il vero obiettivo? I documenti che vi propongo in questo articolo dimostrano che l’aspetto ideologico fu notevolmente ampliato e distorto dalla disinformazione cecoslovacca. Più corretto sarebbe quindi parlare di una causa “nazionalistica” alla base del bagno di sangue di cui si macchiò l’OAS nei primi anni Sessanta. In certi passaggi sembra di rileggere la disinformazione che l’Stb stava mettendo in atto nello stesso periodo in Alto Adige. Resta in entrambi i casi il dubbio che le Misure Attive potessero essere accompagnate anche da azioni terroristiche sul campo da parte del Patto di Varsavia. 

La campagna di attentati dell’OAS non ebbe gli esiti sperati dagli organizzatori, in quanto il 5 luglio del 1962 l’Algeria ottenne l’indipendenza e i responsabili delle stragi furono arrestati e processati. Salan fu condannato all’ergastolo dall’Alto Tribunale militare di Parigi il 23 maggio 1962, evitando la fucilazione solo per le attenuanti generiche. Ma già nel 1968 era fuori dal carcere, in quanto de Gaulle decise di concedere un’amnistia e nel 1982 ottenne persino il reintegro “onorifico” nell’esercito. Morì due anni dopo, nel 1984, all’età di 85 anni.


Documento 85

Il 5 dicembre 1962.

AO UDER

In appendice alleghiamo materiale relativo all'AO ÚDER, che mira a compromettere l'OAS agli occhi delle autorità francesi e dell'opinione pubblica. L'AO mira a dimostrare che l'OAS non è composta da nazionalisti francesi, ma da fascisti con legami internazionali che stanno preparando un'ulteriore intensificazione delle azioni terroristiche. L'AO mira a provocare nuove azioni da parte delle forze di polizia contro il TAS e a distogliere sia le forze di polizia che l'OAS dal KSF e da altre forze progressiste.

Verranno pertanto diffusi volantini a nome dell'OAS, per esigere una mobilitazione generale delle "forze sane del popolo", un'intensificazione del terrore contro i seguaci di de GAULLES e la sua nascita da parte di SALAN.

Inoltre, lettere minatorie dovrebbero essere inviate ad alcuni giornalisti e politici che sono stati avvertiti che l'OAS sta coprendo le loro attività traditrici e che saranno liquidati se non cambiano il loro atteggiamento nei confronti dell'OAS,

La lettera minacciosa è indirizzata al ministro FREY e gli chiede di interrompere le azioni contro l'OAS,

A seconda della situazione, nei prossimi post verranno inviate lettere più lunghe, come lettere di estorsione ad alcuni yankee parigini.

Vi chiediamo di inviare le lettere gradualmente, ogni giovedì e venerdì, per circa una settimana, per dare l'impressione che l'organizzazione stia operando regolarmente. Prima di inviare la lettera a:

G. COSSELIN,

10, rue St. Marc, Parigi 2

verificare con il signor Motl se gli indirizzi corrispondono.

Maneggia le lettere con cura e indossa i guanti per evitare di lasciare impronte. Sigilla con una spugna e acqua!

Firmato: Lamac


Documento 87

AO UDER

Il 13 aprile 1962.

Stiamo inviando 2 lettere in allegato, che fanno parte di una misura esterna, per la cui attuazione avete dato istruzioni nell'ultimo dispaccio. Lettere indirizzate a persone benestanti, da cui l'OAS esige il pagamento di 100.000 franchi francesi. Esse mirano a confermare il legame dell'OAS con l'estero e a screditare ulteriormente questa organizzazione.

Inviare le lettere seguendo gli stessi principi di cautela utilizzati per le altre lettere.


Documento 91

Signore,

È con grande preoccupazione che seguiamo da tempo la vostra attività politica. Gli attuali sviluppi della situazione in Algeria, conseguenza del tradimento di de Gaulle degli interessi del popolo francese, ci obbligano a richiamare la vostra attenzione, con franchezza e molta serietà, sul nostro punto di vista.

Sapete bene che, dal 1945, in Francia si sta conducendo una lotta eroica per consolidare i legami di amicizia e cooperazione con i territori d'oltremare. La Francia non intende far rivivere lo spirito del vecchio colonialismo, ma si adopera per creare una forma superiore di fruttuosa collaborazione tra tutti i popoli della Comunità francese. Il raggiungimento di questo obiettivo contribuirebbe non solo a restaurare la grandezza della nostra Patria e a rafforzare la sua giusta posizione nel mondo, ma anche a fermare l'infiltrazione comunista in tutta l'Europa cristiana.

Non ha senso illudersi che, in questa giusta lotta, la Francia non abbia subito una serie di sconfitte umilianti. Ora, la decadenza sempre crescente in cui la Francia è stata gettata dal sistema dei partiti e che sta raggiungendo il suo apice a causa della politica criminale di De Gaulle, beneficia del sostegno dei comunisti e della finanza internazionale, nonché dei loro ausiliari retribuiti, tra i quali annoveriamo anche lei.

Se è vero che riteniamo inutile appellarci alla vostra coscienza e al vostro senso dell'onore, crediamo tuttavia in questo momento cruciale di avere il diritto di interrogarvi in nome della Patria: in che modo contribuite al ripristino della gloria e della grandezza della Francia? Qual è il vostro atteggiamento nei confronti degli uomini che si sono assunti l'impegno di combattere questa battaglia, la vostra determinazione?

Siamo certi che la storia pronuncerà il suo giusto verdetto sull'era attuale e spazzerà via coloro che, per interessi stranieri o per guadagno personale, si sono schierati con il nemico.

Ecco perché, a nome di tutti coloro che lottano per una Francia nuova e felice, vi avvertiamo formalmente che non tollereremo ancora per un'ora senza dire una parola che si sollevino dubbi sulla grandezza e la giustizia della nostra lotta, che uomini onesti e coraggiosi siano vilipesi e calunniati, o che i nostri metodi di combattimento siano accusati di fascismo, per la sola ragione che amiamo la Francia senza misura e che siamo decisi ad acconsentire a tutti i sacrifici per il ripristino della sua grandezza e del suo onore!

Abbiamo mezzi sufficienti per mettere a tacere chiunque tenti di ostacolare il cammino verso i nostri ideali.


Documento 93

Signore,

Siamo costretti a constatare con rammarico che, di fronte al periodo di pericolo crescente che, a causa del tradimento di De Gaulle, attende il nostro Paese, voi non volete comprendere cosa significhi questo periodo nella storia della Francia e vi schierate con coloro che stanno conducendo il Paese al disastro.

Nulla, tuttavia, vi consente di giustificare la vostra condotta! La vostra attività nasce da un unico movente, ovvero un carrierismo sfrenato che non può essere mascherato da formule pompose, piene di parole come libertà, progresso e democrazia, mutuate dal vocabolario comunista. 

Anche voi non potete non discernere che è proprio sotto il segno di queste formule che i regimi costruiti sui partiti politici hanno condotto la Francia alla sua attuale decadenza e degradazione. E anche voi dovete riconoscere, purché abbiate un minimo di senso dell'onore, che sostenere la grandezza della Francia e la sua unione con i territori d'oltremare, ritornare alle sue gloriose tradizioni e assegnarle il posto che le compete nella lotta contro il comunismo, rappresenta una missione che solo i puri patrioti che animano le nuove e sane forze che scaturiscono dall'intera Nazione francese possono compiere.

Questo Corpo patriottico non permetterà che la sua coraggiosa lotta venga continuamente denigrata e minata da persone imbevute di un'ideologia straniera, per le quali gli interessi egoistici prevalgono sul destino dell'intera Nazione. Spetta anche a voi affrontare la realtà: in un momento in cui la nostra organizzazione, spinta dal desiderio di infliggere un colpo mortale al governo de Gaulle, sta portando avanti la mobilitazione generale di tutti i patrioti onesti determinati a vincere, in un momento in cui abbiamo avviato e rafforzato i nostri legami con i paesi stranieri, non saremo disposti a contemplare le vostre attività distruttive nell'inazione. Siate certi che i sacrifici che siamo costretti a compiere in questo momento a causa del tradimento sono solo temporanei e non sono in grado di ostacolare la nostra marcia verso la vittoria finale!

Considerate questa lettera il nostro ultimo avvertimento! Abbiamo i mezzi a cui ricorreremo senza esitazione per mettere a tacere coloro che, consapevolmente o per stupidità, aprono la nostra patria all'egemonia del comunismo e della finanza internazionale.

ABBASSO DE GAULLE! SALAN ALL'ELISÉE! VIVA LA NUOVA FRANCIA! VIVA L'ESERCITO!

L'O.A.S


Documento 95-96

Francese!

La Patria è in pericolo! I legami tradizionali della Francia con l'Algeria devono, a causa del tradimento di de Gaulle, essere spezzati, l'onore dell'esercito macchiato e la grandezza e la gloria della nostra Patria calpestate. È giunto il momento di attaccare risolutamente tutti coloro le cui politiche criminali stanno spingendo la Francia nell'abisso.

I mezzi impiegati finora non saranno più sufficienti. Per questo invitiamo tutti gli uomini d'onore e i patrioti a rafforzare la lotta contro i traditori e i servi del comunismo, a liquidare senza pietà gli elementi che, per interessi stranieri, vendono l'onore della Francia contemporaneamente alla libertà di tutta l'Europa cristiana. Con lo slogan "SALAN ALL'ELISEO" proclamiamo la mobilitazione generale di tutte le forze sane della Nazione e le invitiamo a partecipare attivamente al rovesciamento del governo traditore del generale de Gaulle. Grazie all'azione delle nostre unità armate e in collaborazione con l'intera popolazione, creeremo in Algeria e nella Metropoli un'atmosfera che impedirà al governo di attuare gli Accordi di Evian.

Patrioti! Unitevi alle fila delle nostre unità armate e delle altre formazioni e siate pronti a sferrare il colpo mortale e definitivo al regime criminale! Sottomettetevi senza esitazione agli ordini che garantiscono il coordinamento delle nostre azioni e quindi la nostra vittoria finale.

Non risparmiate le vostre forze nell'eliminare i membri dell'esercito e della polizia che, in nome della loro carriera sotto i regimi marci dei partiti politici, ignorano gli interessi della Patria e preparano il terreno per l'avvento del comunismo!

Il tradimento può indebolirci temporaneamente, ma non spezzerà il nostro spirito combattivo né la potenza delle nostre armi. Nella sacra lotta che stiamo conducendo in Francia e in Algeria, rinasce la grande solidarietà delle nazioni europee contro il comunismo e la putrida plutocrazia! Il nostro giorno è giunto di nuovo! Il tradimento non è al potere solo in Francia! L'unione con coloro che si sono prefissati lo stesso obiettivo in altri paesi farà rivivere le gloriose tradizioni della Grande Europa, che deve essere salvata dal comunismo così come dalla decomposizione interna. Questa unione, felicemente suggellata oggi, diventerà sempre più forte! Coraggio, popolo francese! Non resteremo isolati quando giungerà la nostra ora! Nel momento decisivo, migliaia di nostri amici in tutti i paesi d'Europa legheranno il loro destino al nostro, nei cui cuori troppi lunghi anni di abbassamento e umiliazione non hanno spento la fiamma della lotta per la resurrezione di un'Europa purificata da tutti i miasmi deleteri che le sono estranei.

Siamo orgogliosi che gli eventi odierni ci pongano in prima linea tra persone animate dai nostri stessi ideali e determinate a stare al nostro fianco nei momenti più difficili.

La lotta è dura, i nostri sacrifici sono grandi! Nulla, però, ci fermerà nella nostra marcia verso la vittoria finale!

Viva l'Esercito!

O.A.S.

Lunga vita ai nuovi 


Documento 101

La tendenza filo-marxista di Ben Khedde provocò serie reazioni di sfiducia da parte delle classi elevate musulmane e della ricca borghesia.

Il controllo politico della popolazione europea in Algeria è quasi totale.

L'esercito non staccherà la spina al lealista Jur, per il piacere di aprire la strada al G.P.R.A.

Il generale de Gaulle non ha più nulla da negoziare con quest'ultimo. È d'accordo con lui su tutto, compreso il Sahara. È l'opposizione esclusiva delle stesse popolazioni algerine (quasi tutti gli europei, una quota crescente di musulmani oltre a coloro che sono rimasti fedeli alla Francia e combattono al nostro fianco). È questa opposizione di un intero popolo (sostenuta dal tacito accordo dell'esercito che vieta la lista in vigore degli accordi praticamente conclusi tra Parigi e Tunisia).

La soluzione del problema algerino non passa più attraverso queste due città, né attraverso l'ONU. È, con l'aiuto del generale Salan e dei suoi collaboratori, nelle mani degli algerini stessi, degli europei e dei giudei francesi. Si è tentato di sbarazzarsi di queste popolazioni senza il loro consenso, e vediamo che ciò è impossibile.

RIFIUTANO LA SOLUZIONE PREFABBRICATA CHE IL GENERALE DE GAULLE E IL G.T.R.A. VOGLIONO CHE SIA EUROPEA.

Alcuni immaginano che la partenza del generale de Gaulle farebbe sprofondare la Francia nel caos. È più corretto affermare che la presenza del generale de Gaulle è responsabile di questo caos e non può che prolungarlo e aggravarlo.

La sua partenza renderebbe molto più facile la soluzione di tutti i problemi, in primo luogo del problema algerino. La Francia potrebbe quindi svolgere, ancora una volta, nella difesa del mondo libero il ruolo che l'attuale governo non è in grado di svolgere.



Documento 103

VIVA LA FRANCIA

15 ottobre 1961

ORGANO DI COMBATTIMENTO DELL'O.A.S. METROPOLITAINE

Editoriale

"Quanto all'Algeria, nel bene e nel male, da tre anni non abbiamo cessato di avvicinarci all'obiettivo che mi sono prefissato in nome della Francia... Ieri, per averlo voluto e per averlo fatto gradualmente adottare dalla grande massa degli spiriti..." Così parlò il signor de Gaulle, rivolgendosi solennemente alla Francia, il 2 ottobre 1961.

Tutto è ormai completamente chiaro: il signor de Gaulle ha ripreso il potere nel 1958, grazie a una rivolta popolare in nome dell'Algeria francese, "incanalata" verso di lui dal signor Delbecque, con la ferma intenzione di abbandonare l'Algeria. Non ne abbiamo mai dubitato molto, non ne abbiamo più dubitato affatto per molto tempo. È comunque positivo che il criminale confessi liberamente il suo crimine. Ai sensi degli articoli 71, comma 4, e 86 del Codice penale, l'atto d'accusa contro il signor de Gaulle sarà più facile da redigere dinanzi all'Alta Corte.

Chi riteneva "di nuovo plausibile" l'ipotesi di un ritiro volontario del "capo dello Stato" è stato ben accolto quella sera. Il signor de Gaulle è fin troppo felice di essere all'Eliseo, lo abbiamo sempre detto, e userà tutti i mezzi per mantenervi la sua posizione. Scioglimento ed elezioni saranno sufficienti contro la cattiva volontà parlamentare, l'articolo 16 "in tutta la sua possibile estensione" lo garantirà nelle occasioni più urgenti...

I politici che sono stati sdegnosamente criticati di sfuggita possono riflettere sulla libertà d'azione che ancora godono. Il signor Frey lo ha chiarito: il signor de Gaulle, se necessario, si rivolgerà direttamente al popolo, sopra le sue teste, e ne otterrà il sostegno. Ovviamente non avranno molto peso nello scontro. Non perché il signor de Gaulle sia molto popolare, ancora una volta, ma perché i francesi hanno riflessi monarchici.

Il problema in Francia non è mantenere il potere, ma prenderlo. Con il generale Salan insediato domani all'Eliseo, i francesi acclameranno il generale Salan come hanno acclamato il maresciallo Pétain, come hanno presunto e sono pronti ad acclamare di nuovo il M.de de Gaulle. Il Parlamento non si è ancora ripreso dal suo discredito, e i semplici leader di partito non potranno mai impedire che l'approvazione popolare fluisca verso il capo dello Stato, chiunque egli sia. La Francia non vuole rivedere i loro giochi irrisori, e il signor de Gaulle, che lo sa bene, ne sta approfittando.

Dobbiamo saperlo anche noi, e tenerlo costantemente presente in questi giorni in cui il momento decisivo si avvicina rapidamente e in cui non verrà commesso un solo errore. Il potere dell'O.A.S. in Algeria non autorizza, al contrario, alcun allentamento dei nostri sforzi. Dobbiamo stare attenti a non credere che l'ingresso trionfale del generale Salan nella Delegazione Generale, la presa di controllo dell'intera provincia in ventiquattro ore o tre giorni, siano sufficienti a risolvere tutti i problemi, e che non ci resterebbe altro da fare, nella Francia metropolitana, che fregarci le mani e preparare le bandiere per accoglierlo a nostra volta. Nel frattempo, il signor de Gaulle apparirebbe in televisione, appellandosi al "popolo" contro questi "devianti", questi agitatori, e la Francia, a quanto pare, si schiererebbe di fatto al suo fianco. Il destino della nazione si decide a Parigi; non ci devono essere errori.

La costituzione del Consiglio nazionale francese, la cui proclamazione è riportata di seguito, giunge al momento giusto.

Jules Bertin.


Documento 104

PROCLAMAZIONE AL POPOLO FRANCESE

CONSIGLIO NAZIONALE FRANCESE

In nome della Nazione e del popolo francese,

Le personalità civili e militari riunite a Parigi il 12 ottobre 1961, agendo sia in nome proprio che in nome dei responsabili civili e militari della lotta nazionale contro l'autorità di fatto impedita da forza maggiore,

- Visto il ricorso del 28 luglio 1961 con cui si constata lo stato di vacanza delle funzioni legislative, a seguito del tacito consenso del Parlamento agli atti del Presidente della Repubblica, costituendo tuttavia il delitto di alto tradimento previsto dall'articolo 68 della Costituzione del 4 ottobre 1958;

Prendendo atto che l'apertura della sessione ordinaria del Parlamento non ha apportato alcun cambiamento a questo stato di cose e ricordando che la continuità della nazione deve essere assicurata in ogni circostanza e qualunque cosa accada;

 - Prendendo atto che lo sviluppo della lotta dell'O.A.S. contro l'autorità di fatto su tutto il territorio rende necessaria l'istituzione di un'autorità centrale, capace di farsi carico dell'organizzazione e della direzione suprema della lotta sul territorio metropolitano con la stessa determinazione del generale dell'esercito Raoul Salan nella provincia dell'Algeria,

- Considerato che l'avvicinarsi della battaglia finale richiede che l'autorità adotti urgentemente le misure necessarie per far fronte alla situazione creata dalla scomparsa delle autorità di fatto e l'obbligo di garantire così nel più breve tempo possibile le responsabilità dello Stato e del governo,

Decisero di costituirsi in Consiglio Nazionale Francese, depositario della sovranità nazionale.

In nome della Nazione e del popolo francese, il Consiglio nazionale francese adotterà tutte le misure che le circostanze imporranno, allo scopo di porre fine all'usurpazione delle autorità di fatto e di ristabilire la sovranità dello Stato francese.

Lo stesso giorno si insediò il Consiglio nazionale francese.

 a Parigi, il 12 ottobre 1961


Documento 105-106

CONTRO l’O.A.S., M. de GAULLE VUOLE FARE DOBFER

LE BANDE FLN

Numerose informazioni, verificate e provenienti da fonti attendibili, ci sono pervenute riguardo al piano elaborato dal signor de Gaulle per cercare di ridurre l'O.A.S., unico ostacolo posto sulla strada della "sua" pace algerina. Agli ingenui impenitenti sembrerà incredibile, e in effetti, nella storia si trovano esempi piuttosto rari di tale mostruosa perversità. Ecco cosa sappiamo. Inutile dire che i combattenti dell'O.A.S. hanno il dovere imperituro di diffondere queste informazioni il più ampiamente possibile.

Durante le numerose conversazioni segrete avvenute nelle ultime settimane tra emissari gollisti e il FLN, i primi, per sfuggire alla tragica situazione di stallo in cui si trovano, si sono mostrati determinati a cedere tutto alle rivendicazioni degli uomini di Tunisi, del territorio algerino (incluso il Sahara, naturalmente), degli europei e dei fedeli musulmani, ecc. Come disse una volta il signor de Gaulle: "Bene! Soffriranno!". Gli uomini di Pen Khedda hanno tuttavia sottolineato (non senza ragione) che un dono così teoricamente magnifico non sarebbe probabilmente toccato loro finché l'OAS fosse stata lì a sbarrare loro la strada verso Rocher Noir. "Liquidate l'OAS", hanno dichiarato in sostanza, "e negozieremo. Non aspettatevi nulla da noi in anticipo".

Nel suo ufficio all'Eliseo, il signor de Gaulle si prese del tempo per riflettere. Questo è il piano che la sua follia criminale cercherà ora di mettere in pratica.

1°/ In una prima fase, l'esercito francese verrà ritirato dalle postazioni di Costantina e Orania, che non ha evacuato, al fine di creare un vuoto totale. Le truppe saranno reimbarcate per la metropoli o concentrate ad Algeri (il recente abbandono della postazione di Sakiet rientra in questa prospettiva).

2°/ Questa operazione dovrebbe essere condotta in modo indolore: la frontiera verrà aperta ai bander...ll. di stanza in Tunisia, in modo da consentirne l'insediamento in territorio algerino. Così, il signor Ben Khedda, il cui "governo", con la benedizione dei gollisti, potrà insediarsi a Batna o a Costantina (prima tappa prima di entrare nella Roccia Nera), potrà immediatamente proclamare di controllare una parte del territorio algerino e ottenere il riconoscimento internazionale.

3°/ Grazie alle truppe riportate ad Algeri, verrà lanciata un'offensiva generale contro l'O.A.S., per respingerla il più possibile verso Oranie, che fingeremo di risparmiare. Questa offensiva sarà accompagnata dalla creazione della forza musulmana sognata dal signor de Gaulle, nella quale al FLN verrà naturalmente dato ampio spazio.

Dopo che l'indipendenza dell'Algeria sarà stata solennemente proclamata, l'OAS verrà presentata al mondo come una ribellione contro il governo legale dell'Algeria.

Si tratterà quindi solo di ridurla, e a questo scopo sono previsti diversi mezzi: da un lato, la chiusura dei porti di Orano da parte della flotta francese in modo da tagliare fuori tutte le comunicazioni via mare (le recenti manovre navali di fronte a Mers-el-Kébir sembrano essere state una prova generale dell'operazione). Si prevede quindi che Oranie verrà gradualmente asfissiata, isolata com'è dal mondo dal Marocco a ovest, dalla flotta francese a nord, dalle truppe del F.L.F. a est e dal Sahara a sud. D'altra parte, brigate internazionali, formate da volontari provenienti da paesi arabi e comunisti, arriveranno a supportare le truppe del F.L.N. per svolgere l'operazione di bonifica. Possiamo affermare nel modo più formale che il signor Malraux ha già avuto alcuni contatti in vista della costituzione di queste brigate.

Questi sono i tratti essenziali del piano del signor de Gaulle. Per definirlo, si preferisce usare il termine follia piuttosto che tradimento. Solo un pazzo avrebbe potuto concepire una tale mostruosità.


Inutile dire che nulla di tutto ciò ci spaventa. L'esercito francese, per quanto epurato, non accetterà mai di svolgere il ruolo ignobile che gli è stato preparato. Non è meno certo che l'OAS sia già in grado di infliggere una schiacciante sconfitta militare alle forze di Ben Khedda. Per quanto irrealizzabile possa sembrare, questo piano merita comunque di essere reso noto. È il colmo dell'aberrazione criminale.

PROCLAMAZIONE N. 1 del Consiglio Nazionale Francese, relativa alla MOBILITAZIONE GENERALE dei patrioti nei dipartimenti a nord del Mediterraneo.

Il Consiglio nazionale francese,

- Vista la mobilitazione generale nei dipartimenti dell'Africa del Nord ordinata dal generale dell'esercito Raoul Salan;

Considerando che l'avvicinarsi della lotta decisiva dell'O.A.S. contro le forze del potere di fatto esige che tutti i francesi siano pronti a rispondere alla chiamata della nazione che lotta per il suo destino e che il peso della lotta non può essere lasciato unicamente ai cittadini domiciliati nei dipartimenti dell'Africa del Nord;

Considerando che è importante mobilitare immediatamente i patrioti su tutto il territorio nazionale, DECIDE

Articolo 1.- La mobilitazione generale dei patrioti ordinata nei dipartimenti dell'Africa del Nord dal generale d'esercito Raoul Salan è estesa a tutto il territorio metropolitano.

Articolo II. Ogni francese preoccupato per il destino del paese, membro o meno dell'O.A.S., deve considerarsi tutelato dalla presente decisione ed essere pronto a rispondere a qualsiasi ordine individuale proveniente dal personale dell'O.A.S.

Articolo III. - Lo Stato Maggiore dell'O.A.S. determinerà le modalità di applicazione del presente ordine, che entrerà in vigore a partire da oggi. Fatto a Parigi, il 13 ottobre 1961.

Nota dell'editore: L'ordine di mobilitazione generale appena firmato dal Consiglio nazionale francese è il preludio a un nuovo sviluppo nella lotta dell'esercito segreto nella Francia metropolitana.

Importanti decisioni di attuazione saranno prese nei prossimi giorni dalla sede centrale dell'O.A.S. nella Francia metropolitana. La settimana dal 22 al 29 ottobre è già stata designata "Settimana metropolitana dell'O.A.S.".


Documento 107-108

CARTA D'AZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE FRANCESE

Il Consiglio nazionale francese, riunito a Parigi il 13 ottobre 1961,

Considerati gli obiettivi che la Metropolitan O.A.S. si è prefissata nella sua lotta contro le autorità di fatto;

Considerando che, di fatto, la politica dell'autorità di fatto ignora le rivendicazioni più legittime del popolo francese di ogni categoria e condizione, mentre conduce nello stesso tempo allo smembramento della Francia, compromettendo così gravemente e immediatamente sia gli interessi superiori della nazione sia gli interessi immediati dei cittadini, che sono comunque uniti;

Considerato che spetta al Consiglio nazionale francese adottare tutte le misure appropriate per difendere gli interessi generali della nazione e gli interessi particolari dei cittadini;

Considerando che, d'altronde, la lotta contro l'autorità di fatto non avrebbe senso se assumesse il solo aspetto negativo di un'impresa il cui successo lascerebbe la Francia abbandonata al caso o al caos; che è di conseguenza importante proclamare che la vittoria dell'O.A.S. non sarà che il punto di partenza di un lavoro a lungo termine di ricostruzione del paese, che non può essere intrapreso che su basi opposte a quelle che hanno ispirato gli atti dell'autorità di fatto, e che è necessario che la nazione sappia che i dirigenti che hanno guidato la sua lotta non si sottrarranno al loro dovere di

guida verso la sua rinascita: Dichiara di adottare come carta d'azione della zona il programma stabilito dall'O.A.S. metropolitana, e cioè essenzialmente:

1) la salvaguardia con ogni mezzo e a qualunque costo dell'integrità del territorio. I problemi specifici delle province francesi del Nord Africa saranno risolti attraverso un saggio decentramento dell'intero territorio metropolitano.

2) l'annientamento del comunismo in Francia, non solo attraverso la messa al bando delle sue organizzazioni, dichiarate o parallele, ma in profondità, attraverso il rovesciamento in tutti i campi della politica con cui il regime pluto-democratico sta surrettiziamente conducendo la società al collettivismo.

3) In questa prospettiva fondamentale, il ripristino delle normali condizioni di vita per tutte le attività basate sull'iniziativa personale, in particolare l'agricoltura, base tradizionale della società, lo spirito d'impresa dovrebbe essere incoraggiato, non penalizzato.

4) una politica economica e sociale audacemente innovativa, che garantisca a ogni famiglia francese uno stipendio dignitoso e condizioni di vita dignitose, mirando all’elevazione delle persone e non più al loro livellamento verso il basso.

ECCO ALCUNI MESSAGGI PERSONALI: Soleggiato dopo le nebbie mattutine. - Uno, due, tre, quattro. - Gli orecchini di zia Agathe sono d'oro massiccio. - La Mitidja è un fiume francese. Prima tavola (stanza aperta, ponte-remo). Il Tour de France del 1962 ha concluso la sua tappa a Spa, in Belgio. - Verticalmente: emettete suoni profondi. Il Salone Nautico Internazionale è finito. Goethe era presente a Valmy. - Giovanna d'Arco è nata il 6 gennaio. - Le vacanze del signor Hulot continuano.

5 la restituzione alla comunità nazionale, in particolare mediante la vendita forzata di azioni al personale e ai modesti risparmiatori, delle società monopolistiche suscettibili di nuocere agli interessi della nazione, che sono e restano la legge suprema.

6) la ricostituzione di una vera educazione nazionale, che dia ai giovani francesi l'orgoglio della patria francese.

7) la ricostituzione dell'esercito, esempio e guida per tutta la nazione; ciò avverrà in particolare mediante il pensionamento obbligatorio degli ufficiali dipendenti dallo Stato e la promozione accelerata degli ufficiali che, dopo il coraggio dimostrato in combattimento, avranno dimostrato coraggio civico.

Il Consiglio Nazionale Francese sostiene gli appelli dell’0.A.S. metropolitano francese. Chiede agli ufficiali, disperati per le politiche dell'autorità di fatto, di rimanere ai loro posti alla vigilia della battaglia decisiva; l'abbandono dei loro incarichi non può essere tollerato. Dichiara solennemente che la Francia non sarà in alcun modo vincolata da alcun trattato, convenzione o accordo attualmente sottoscritto dall'autorità di fatto, in particolare da quella algerina, con i leader della ribellione algerina.

Settimana d'azione dell’0.A.S. nella Francia metropolitana

il suo coraggio, il più francese dei pr Algeria è ora, per le sue vittorie di Francia, ad Algeri, come a Orano e ovunque nei 13 dipartimenti della riva sinistra del Mediterraneo, la popolazione conserva all'unanimità la fiducia nell'Algeria francese di fronte all'arbitrarietà, all'incapacità e alla codardia.

Sì, tra i nostri compatrioti laggiù, siano essi operai, contadini, soldati, è definitivamente finito il tempo in cui ci si lasciava ingannare dalle menzogne convenzionali e dagli eufemismi ipocriti che si ammantano del mantello della pace con l'unico scopo di consegnarli, legati e legati, alla furia bestiale dei felleghn del P.L.N.

Ma ora la lotta contro l'abbandono del territorio nazionale che è l'Algeria-Sahara spetta alla Metropolia impegnarsi pienamente.

Per questo motivo venne decisa una Settimana d'azione dell'O.A.S., da domenica 22 a domenica 29 ottobre 1961, per tutto il territorio metropolitano.

Nel corso di questa settimana, progressivamente fino all'ultima domenica, i patrioti francesi, combattenti dell'O.A.S. o no, civili o militari, dovranno, anche individualmente:

Aumentare il numero di attacchi dell'OAS a muri e strade. Esporre le bandiere di combattimento dell'OAS nel maggior numero possibile di punti ben in vista o simbolici.

Intensificare la distribuzione di opuscoli e pubblicazioni dell'O.A.S.

Aumentare gli avvertimenti telefonici e postali a coloro che sostengono il tradimento gollista.

Applicare scrupolosamente le istruzioni specifiche per lo svolgimento delle missioni speciali.

L'OAS COLPISCE DOVE VUOLE, QUANDO VUOLE, CHI VUOLE

Stampa clandestina speciale di Vive la France


Documento 109-111-113

3° Dipartimento del Ministero dell'Interno Amministrazione

Il 17 aprile 1962.

TOP SECRET

Ministro dell'Interno

s. L. Štrougal

Misure attive in Francia, realizzate con l'ausilio di materiale d'agenzia attraverso le redazioni dei quotidiani in Italia, Austria, Grecia e Inghilterra.

Nome in codice AO: TRADIMENTO.

la nomina di SALANA all'ex Primo Ministro DEBRÉM.

La misura attiva si basa sull'utilizzo di materiale dell'OAS, fornitoci da FAUST. Si tratta di una lettera riprodotta, inviata ai giornali francesi ma non pubblicata, che rivela in diversi esempi concreti le istruzioni di DEBRE di stabilire contatti con alcuni organi dell'OAS, ai quali venivano offerti denaro e armi. Nella lettera, SALAN respinge l'offerta di DEBRE e parla con disprezzo della sua politica di tradimento sia degli interessi della Francia che del suo "capofamiglia", il Generale de GAULLE. Si allega anche una copia della nota manoscritta dell'attuale Generale GARDON sulla visita di CH. de la MALENE, che nel 1958 discusse ad Algeri, su ordine di DEBRE, la questione della condanna degli autori dell'attentato contro SALAN. SALAN ha recentemente fatto riferimento a questa questione in una lettera a DEBRE, citata dal quotidiano parigino Le Monde.

Entrambi i documenti saranno accompagnati da una lettera di accompagnamento della delegazione generale dell'OAS nella metropoli, firmata da GONTRIM, che è stata inviata ai giornali francesi insieme alla lettera di SALAN DEBRÍ.

Lo scopo di questa AO è quello di fornire ulteriori prove del sostegno che l'OAS riceve dalle più alte cariche governative in Francia. Si propone di rivelare le vere ragioni della lenta azione del governo contro l'OAS e di provocare opposizione al regime i cui leader consentono direttamente le attività di questa organizzazione terroristica.

esecuzione:

Invieremo le lettere sopra menzionate da Parigi alle redazioni di diverse riviste in Gran Bretagna, Austria, Italia e Grecia. Data la nostra esperienza di precedente collaborazione con alcune delle riviste prese in considerazione in questo caso, possiamo presumere che il materiale verrà pubblicato nei paesi menzionati senza il nostro intervento diretto.

controllo del risultato:

La risposta a questa AO sarà monitorata sulla stampa estera; anche gli uffici di residenza nei paesi interessati saranno incaricati del monitoraggio.

Circostanza pericolosa

L'intera azione sarà svolta sulla base dei documenti originali, che saranno solo leggermente modificati. Nella redazione e riproduzione delle lettere non verranno utilizzati né carta né colori cecoslovacchi, quindi non vi è alcun pericolo che l'origine dell'azione possa essere rivelata. Dopo l'invio delle lettere, non interferiremo nel corso dell'azione, perché presumiamo che almeno alcune redazioni potranno

essere interessate ai materiali e pubblicarli loro stessi.

Anche la sicurezza dell'agente FAUST, che ci ha consegnato il materiale, non è messa a repentaglio da questa azione.

Capitano Vácha, ufficiale anziano del 3° dipartimento

Gruppo AO del dipartimento di studio.

Vice Capo dell'Amministrazione Tenente Colonnello Kamenický

Capo del 3° Dipartimento Capitano Lamač

Capo/Prima Amministrazione del Ministero dell'Interno, Col. Houska

Fatto 2x,

Copia n. 1 per il Ministro, copia n. 2 per il volume 0445.


Documento 115

Dal dipartimento, 1a sezione

Il 24 dicembre 1962.

4° dipartimento, villaggio di Konšel,

In appendice alleghiamo 2 buste contenenti una lettera di SALAN a DEBRE, appunti del Gen. GARDON  Incontri con il confidente di DEBRÉ, Malene, e una lettera di presentazione della dirigenza parigina dell'OAS.

Chiediamo che questo materiale venga inoltrato a uno dei vostri colleghi dei giornali austriaci, dove si presume possa essere di interesse generale. Il materiale menzionato è stato inviato direttamente da Parigi alle seguenti redazioni:

Volksstimme, Die Presse, quotidiano dell'Alta Austria Kirchhofer, Salisburgo News, Southeast Daily Sports, giornale Stoner, Illustrated Kronen-Giornale/Consolazione/,Corriere.

Come leggenda per l'agente, si potrebbe usare l'affermazione che il materiale è stato inviato dall'organizzazione OAS alla nostra agenzia di stampa ceca di Parigi e che noi sosteniamo che la sua pubblicazione sulla nostra stampa non sarebbe del tutto tattica ed efficace.

Lo scopo dell'evento è quello di mettere in luce la collaborazione tra alti funzionari francesi e il TAS. L'evento si svolgerà anche nel Regno Unito, in Germania e in Italia.

Vi chiediamo inoltre di monitorare gli annunci stampa e di altro tipo riguardanti questo evento.

Incl.: 2 buste.

Capo del 3° Battaglione:

capitano Lamač F


Documento 125-126

vedi Il Generale Salan

Febbraio 1962

Signore,

La facilità e la flagrante malafede con cui incriminate l'OAS mi spingono a fornirvi alcuni chiarimenti. La vostra posizione vi consente con tutti i mezzi di negare e proibire alla stampa di esprimere liberamente la propria opinione. L'arbitrarietà che è ormai la regola del regime che servite vi consente le iniziative più ampie e anche la più bassa disonestà. Quanto a me, mi accontenterò semplicemente di avervi detto ciò che penso, sicuro di essere ascoltato da tutti coloro il cui buon senso e la cui concezione della corretta valutazione delle cose non avete ancora soffocato.

È certamente elementare e comodo attribuire all'OAS tutti gli errori del momento. È altrettanto facile attribuirle tutte le esazioni, anche quando, attraverso un insidioso sfruttamento della situazione, sono i vostri stessi servizi a commetterle. Non è un segreto che, dal giorno in cui siete stati costretti ad ammettere la vostra impotenza, abbiate creato gruppi d'azione le cui attività vi permettono di seminare ulteriore confusione nei fatti e nelle menti. Quando uno Stato si riduce a creare tali sistemi, credete davvero nella sua vitalità e nelle sue possibilità di durata? È vero che tali atti sono sempre stati vostri e dei vostri compari. Il Paese è sempre meno ingannato. Tutti ormai sanno che le esplosioni che quotidianamente sconvolgono la capitale e le province sono spesso, e per uno scopo che certamente non ignorate, opera dei vostri servizi e dei partiti di estrema sinistra a cui vi unite così volentieri per i vostri tristi compiti.

In un momento in cui il Potere sta lentamente morendo, ogni mezzo è buono per cercare di salvarlo. Voi condividete tra i primissimi la responsabilità dello Stato rivoluzionario che si sta creando. È vero che non si può pretendere altro che calci e brutalità da colui di cui l'ammiraglio Thierry d'Argenlieu disse: "Non è mai stato capace di essere altro che il mio sposo".

Eppure sapete che, nonostante i mezzi generosi che impiegate, non siete riusciti a neutralizzare le profondità dell'Organizzazione. Alle vostre torture, alle vostre esazioni, alle vostre brutalità, i nostri combattenti rispondono con fede e determinazione esemplari. Avete creato, e questa sarà una delle principali vergogne del vostro regime, i "barbouzes" (poiché questo è il loro nome). Per farlo, avete dovuto fare appello al Partito Comunista e a qualche mercenario senza morale. Non solo le loro azioni non sono riuscite a raggiungere il cuore del nostro movimento, ma abbiamo inferto loro colpi così duri che, nonostante le favolose somme che distribuite loro, la paura li ha vinti e li vedete oggi sfuggirvi di mano. I vostri metodi hanno anche causato una certa inquietudine tra i ranghi dei servizi d'ordine e della polizia tradizionale, che hanno capito rapidamente che un regime che non può più contare su altro che "organizzazioni parallele" è esso stesso perduto. Quindi non posso che rendere omaggio alla lucidità di questi soldati e funzionari. Quando dite loro che devono essere considerati mobilitati, ditevi che non è più al servizio della vostra causa che sono lì, ma a quella della Patria e quindi della nostra, perché tutti sanno che noi stiamo lottando per la giusta Causa, contro la vostra tradizione.

Pertanto, nella posizione che occupate, nel posto che occupate nel regime e nel quadro delle decisioni pubbliche e segrete che prendete, portate, insieme ai vostri collaboratori immediati, la maggior parte della responsabilità dello stato di guerra civile che si sta affermando nel paese. 

R.SALAN


Documento 141-142

Generale Salan

9 febbraio 1962

Signore,

Quando ho deciso di rendere pubblici alcuni fatti specifici, avevo a disposizione tutti gli elementi necessari per affrontare tutte le smentite. Dovrei forse ricordarvi il caso Debrosse nell'affare delle torture? Avete ritenuto utile smentire i termini della mia lettera, relativa all'affare Bazooka. Vi invierò a breve, per vostra documentazione personale, la fotocopia del rapporto del Generale GARDON, che menziono nella mia lettera. Darò inoltre ampia diffusione a questo rapporto affinché nessuno ne venga a conoscenza.

Colgo l'occasione che mi viene offerta oggi per affrontare un altro problema: quello della permanenza del tuo tradimento.

Dopo il fallimento di Bazooka, non ho bisogno di soffermarmi su come hai tradito la causa che hai difeso sia in Parlamento che sulle colonne del "Courrier de la Colère". Tutto questo è ormai di dominio pubblico.

Ciò che voglio chiarire oggi riguarda le sue recenti manovre con cui lei si sta nuovamente cimentando nel giochetto del tradimento, ma che ora prende di mira proprio la persona che l'ha portata all'apice dell'onore, cioè il generale de Gaulle in persona, di cui lei è Primo Ministro.

Percepisci meglio di chiunque altro la fine del regime e vuoi essere il primo a prendere impegni per un futuro che ti si presenta sotto una luce piuttosto oscura. Pertanto, da tre mesi stai inviando alcuni dei tuoi collaboratori più prossimi ad Algeri con la missione di contattare la nostra Organizzazione. L'ex caporedattore del "Courrier de la Colère" è stato licenziato per primo. Rendendoti conto che sarebbe stato impossibile per te...

Per far sentire le vostre argomentazioni ai massimi livelli dell'O.A.S., avete cercato di corrompere elementi subordinati. I signori Melnak e Gilbert Bresson, dal vostro ufficio, hanno tenuto i loro incontri al Palazzo d'Estate di Algeri e, durante i contatti, hanno offerto denaro, armi e avvertimenti. Sapete cosa è successo a coloro che si sono lasciati sedurre dai vostri emissari, la cui missione era convincerli dell'utilità della vostra manovra, che consiste nel sostituire De Gaulle con il vostro gollismo.

Quindi hai iniziato tradendo una causa, hai tradito te stesso, ora tradisci il tuo padrone, vedendolo indebolirsi. Un record di servizio notevole e lodevole.

Ciò che non dovete ignorare è che io neutralizzerò e bloccherò spietatamente qualsiasi manovra da voi intrapresa o da voi orchestrata. L'OAS non si occuperà di tradimento.

R.SALAN

Sig. Michel DEBRE Hotel PARIGI Matignon


Documento 3-5

I. Relazione del Ministero dell'Interno, III dipartimento

Il 14 febbraio 1962.

TOP SECRET

Un riassunto delle misure attive a sostegno della resistenza francese contro i tentativi dei circoli reazionari di instaurare il fascismo in Francia.

Il carattere del periodo attuale, che sta attraversando lo sviluppo politico interno in Francia, è interamente determinato dagli sforzi dei circoli reazionari francesi per instaurare un regime fascista. La loro organizzazione, l'Organizzazione dell'Esercito Segreto (OAS), sempre più attiva nella Francia metropolitana, soprattutto a Parigi, ha delineato negli ultimi mesi un nuovo orientamento per le sue attività: secondo queste nuove linee guida emanate dalla dirigenza dell'OAS, tutte le unità dell'OAS devono ora concentrare le loro azioni terroristiche esclusivamente contro il Partito Comunista Francese (FKS) al potere in Francia. La dirigenza dell'OAS mira a questo obiettivo, da un lato, attenuando la persecuzione dell'OAS da parte delle autorità francesi e la condanna delle sue precedenti azioni da parte di una parte inconsapevole dell'opinione pubblica francese, e dall'altro, mobilitando le forze di polizia contro l'FKS organizzando azioni di protesta e manifestazioni del Partito Comunista Francese e rendendo visibile alla parte inconsapevole dell'opinione pubblica francese il "pericolo comunista" che minaccia la Francia.

Sulla base della situazione attuale, stabiliremo la seguente linea per l'attuazione di misure attive nel prossimo futuro: 

Creeremo... Creeremo la finzione di una nuova organizzazione ultrafascista, l'OAS, che abbia legami con il movimento fascista internazionale. In nome di questa nuova organizzazione, pubblicheremo volantini che chiedono l'accelerazione della campagna contro de Gaulle, l'introduzione del terrore nell'esercito contro i suoi fedeli sostenitori, la "purificazione" dell'esercito e della polizia, simile a quella in Algeria. Per quanto riguarda gli obiettivi politici, sia nella Francia metropolitana che in Algeria, la nuova organizzazione manterrà la posizione proclamata dalla dirigenza dell'OAS. 

-2-


E


La nuova organizzazione presenterà la richiesta di mobilitare le #forzesanedellanazione" a maggio di quest'anno, in occasione del quarto anniversario del tradimento della causa nazionale da parte del generale de Gaulle.

Stiamo quindi cercando di compromettere l'OAS (tutte le sue organizzazioni) di fronte all'opinione pubblica francese, per dimostrare che i membri dell'OAS non sono nazionalisti francesi, ma fascisti con legami internazionali. Allo stesso tempo, cercheremo di mettere l'apparato di polizia e l'OAS l'uno contro l'altro, e allo stesso tempo di deviare la pressione delle forze di polizia e dell'OAS contro il Partito Comunista Francese e le forze progressiste.

Per conto della nuova organizzazione dell'OAS saranno intraprese le seguenti azioni:

a) Saranno inviate lettere minacciose a diversi influenti politici di "centro" e a eminenti giornalisti borghesi. La scelta dei destinatari sarà effettuata in modo da garantire che le personalità menzionate esprimano pubblicamente la propria posizione nei confronti dell'OAS.

Verrà inoltre inviata una lettera minacciosa al Ministro dell'Interno, FREY. Saranno inviate lettere estorsive a diversi importanti finanziatori, chiedendo loro di depositare una certa somma a sostegno dell'OAS.

b) Sulla base di materiale proveniente dalla stampa e ottenuto tramite le agenzie, gli elenchi degli ufficiali e dei poliziotti condannati dall'OAS alla liquidazione saranno diffusi tramite una circolare interna dell'OAS.

c) Si farà in modo che alcuni giornali francesi rispondano alle attività della nuova organizzazione OAS e sottolineino gli stretti legami dell'OAS con le organizzazioni fasciste straniere.

Nella determinazione della linea di sintesi delle misure attive si è tenuto conto della necessità di scegliere misure che non richiedano un complesso lavoro preparatorio organizzativo.

Capo del 3° Dipartimento dell'I.SMV:

Il capitano Lamač František, sul modello del capitano Vlk


Documento 7-9-11

Prima Amministrazione del Ministero dell'Interno, III Dipartimento

21 novembre 1962

Compagno Lubomír STROUGAL.

Proposta di misure attive

Numero di fogli: 3

Allegati: 2

Misure attive in Italia, nome in codice "RESISTENZA", attuate dall'ente di residenza romano, attraverso la pubblicazione sulla stampa italiana di interessanti informazioni provenienti dalla Francia.

È noto negli ambienti politici che il Generale De GAULLE presumeva di ottenere un numero di voti maggiore nel referendum sulla Costituzione francese rispetto a quanto effettivamente ottenuto. È noto a tutti che De GAULLE intendesse liquidare i partiti politici esistenti di "vecchio tipo", ovvero praticamente tutti i partiti tranne quelli che lo sostenevano. Uno dei politici che si è distinto, chiaramente contrario alle ambizioni politiche di De GAULLE, è Gaston MONNERVILLE, rappresentante della sinistra democratica al Senato, Presidente del Senato francese.

L'agente della residenza parigina, HEMAN, ha ottenuto informazioni da GUICHARD, un dipendente del gabinetto del Ministro-Presidente francese POMPIDOU, secondo cui De GAULLE intendeva, nel caso in cui avesse ottenuto il 70% dei voti nel referendum sulla Costituzione, sciogliere il Senato e sottoporre MONNERVILLE alla sorveglianza della polizia per aver insultato il Presidente. Secondo le stesse informazioni, De GAULLE intende sciogliere il Senato nel caso in cui i suoi sostenitori ottengano la maggioranza alle elezioni parlamentari. La polizia sarebbe inoltre stata informata del fatto che MONNERVILLE avesse ricevuto informazioni sul pianificato assassinio di De GAULLE.

Presumo che la pubblicazione sulla stampa italiana possa suscitare l'interesse degli ambienti politici dell'opposizione francese, che potrebbero usare queste informazioni come ulteriori argomenti contro De GAULLE, dimostrando che è disposto a ricorrere all'uso di metodi fascisti per liquidare i suoi sostenitori.

Metodo di esecuzione:

Le tesi da pubblicare sul giornale saranno discusse con il giornalista comunista SANSONE, direttore del quotidiano Paese Sera (quotidiano di sinistra controllato da KSI, dichiarato indipendente). In caso di accordo, verrà inviata alla redazione una lettera anonima con le sue informazioni, in modo che SANSONE possa documentare le informazioni ricevute. La descrizione sarà redatta in francese, con una macchina da scrivere francese e su carta francese.

Monitoraggio della risposta:

Monitoraggio della stampa italiana e francese.

Circostanze pericolose:

Le informazioni, ottenute da una cerchia piuttosto ristretta di persone, verranno riformattate in modo che la fonte (HEMAN) non venga rivelata.

SANSONE, che pubblica le informazioni, è considerato un compagno affidabile che non rivelerà l'origine e il metodo con cui ha ricevuto le informazioni.

Capo del 3° Dipartimento:

Capitano Fr. Lamac

Vice Capo I.spr.MV:

Tenente colonnello Jan Pražský

Capo della 1a Direzione del Ministero degli Affari Interni

Josef Houska


Documento 15

Gentile Direttore, le scrivo tutto questo perché, da quanto ho appreso da persone ben informate, sembra che si stia preparando un gioco d'azzardo. Pur credendo di poter impedire ciò che il generale sta progettando, ritengo che informare per tempo il pubblico francese potrebbe almeno porre dei limiti all'arbitrarietà del generale e, d'altra parte, mettere in guardia il pubblico italiano da ciò che potrebbe accadere, aprendo forse la strada anche qui a un potere personale.

inviato a SANSONE

ROMA

Via della Camilluccia 195

Redazione

PAESE SERA

Manovre golliste contro il Senato

PARIGI - Un vivo allarme regna negli ambienti democratici francesi per le manovre goliste tendenti a dare il via libera al Senato, che dovrebbe essere trasformato nelle intenzioni che si attribuiscono al generale De Gaulle in una specie di assemblea consultiva per l'economia e il lavoro. L'operazione anti-Senato, stando a voci che circolano negli ambienti politici parigini, dovrebbe articolarsi in più tappe, la prima delle quali avrebbe avuto come obiettivo la persona stessa del presidente del Senato Gaston Monnerville. Si tratterebbe, in effetti, di una vendetta, perché Monnerville, come si ricorderà, è stato uno dei più accaniti sostenitori dei progetti assolutistici di De Gaulle ed è stato denunciato attraverso un ricorso al Consiglio Costituzionale le illegalità delle misure prese dal Generale per il referendum sulla elezione del Capo dello Stato a suffragio diretto. Sta di fatto che da qualche tempo a questa parte viene fatta circolare negli ambienti politici francesi la voce secondo la quale Monnerville era stato messo al corrente a suo tempo dell’attentato che si preparava contro il presidente De Gaulle da parte dell’estrema destra. Sempre secondo queste voci, la polizia si starebbe dando ora da fare per procurarsi le “prove” allo scopo di mettere sotto accusa il presidente del Senato. 

In altri termini i gollisti stanno cercando un pretesto per eliminare Monnerville dalla scena politica e per colpire, una volta montato lo scandalo del suo presidente, il secondo ramo del Parlamento, che è una delle poche istituzioni democratiche che resistono agli ambizioni piani assolutisti del Generale.

Gli ambienti democratici francesi sono preoccupati sia per le minacce che sovrastano il Senato sia per i metodi con i quali il regime gollista intende giungere, gradualmente, alla sua liquidazione.


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