Si riaprirà mai il caso Archia? Forse sarebbe il caso di porsi qualche domanda, perché, non bastasse quel che ho già dimostrato, posso fornire ulteriori novità sul caso dei tunnel del Monte Zeda.
Sulla stampa locale piemontese e del verbano tutti sembrano aver dimenticato la questione. In passato mi ero assunto l’onere di contattare i colleghi della stampa locale, ma, a parte un interesse manifestato a parole per i documenti che avevo trovato, non ho riscontrato la volontà concreta di offrire all’opinione pubblica degli spunti di riflessione sui tunnel di Trarego Viggiona.
Eppure le scoperte non sono finite. Sfogliando i vari dossier cecoslovacchi ho trovato un documento che dimostra non solo che nel 1960-63 era plausibile che vi fossero esperimenti scientifici sui terremoti artificiali, ma diventa ora assai probabile che tali esperimenti servissero per mascherare dei test nucleari nel sottosuolo italiano.
Il fatto che questi test fossero praticati nel territorio della Penisola viene dimostrato, sia pure indirettamente, da una discussione intercettata dalle spie cecoslovacche. Siamo nel fascicolo 10443-114, volume 1. Nel corso dei dibattiti all’interno del Patto Atlantico, che erano monitorati attentamente dall’intelligence del Patto di Varsavia, venne proposta una moratoria dei test nucleari nel sottosuolo italiano. Ma pare che le polemiche apparse sulla stampa americana, per un possibile allontanamento dell’Italia dalla politica statunitense, fecero rientrare l’ipotesi di una sospensione di tali pericolosi esperimenti. Il documento, dal quale ho estrapolato lo stralcio che più ci interessa, venne redatto il 13 marzo 1963. Si tratta delle fotografie dei documenti 61-63-65. Siamo perfettamente in linea con gli episodi che vennero tirati in ballo nel processo per il caso Archia. Oltretutto anche a Portonovo, dove presumibilmente vi erano le rampe missilistiche degli Jupiter, i residenti sentivano negli anni Sessanta delle forti esplosioni provenienti dalle cave estrattive. Sarà solo un caso? Oppure le cave estrattive di Portonovo, oltretutto dotate di tunnel che entravano nel monte Conero e procedevano verso il deposito di armi del Poggio, nascondevano dei depositi di armi nucleari esattamente come i tunnel di Archia? Ai lettori l’ardua sentenza.
Procedura di sviluppo:
I progressi compiuti finora nel completamento del piano di lavoro per la prima metà dell'anno sono stati raggiunti. Sia la residenza che la sede centrale si sono concentrate sull'acquisizione delle conoscenze necessarie per sviluppare la necessaria panoramica dell'oggetto. Questo compito è stato sostanzialmente completato.
Passaggi più lunghi e complessi nella penetrazione di questo oggetto
1/ Ottenere caratteristiche di singole persone in misura tale da poter identificare quelle adatte alla discussione
2/ Preparare tipologie di agenti adatte al loro inserimento nell'oggetto, ampliando la conoscenza del problema stesso.
Il problema che dobbiamo risolvere attualmente è come ottenere le caratteristiche delle persone che lavorano in una struttura della NATO.
Una possibile fonte in futuro sembrano essere PORTA e NATALE. In questo caso però bisognerà procedere con molta cautela.
Le informazioni che NATALE sta iniziando a fornire finora sembrano piuttosto disinformazione. Ad esempio, il rapporto del 22 febbraio sulle istruzioni impartite alla delegazione italiana a Ginevra. Il fatto che la delegazione debba procedere in stretta collaborazione con le altre delegazioni occidentali è certamente corretto. Tuttavia, l'affermazione che la delegazione italiana, nel caso in cui il divieto di test venga minacciato, si pronuncerà in modo indipendente, indipendentemente dagli Stati Uniti, è quantomeno esagerata. Ciò è dimostrato anche dai discorsi del capo della delegazione italiana a Ginevra, CAVALETTI, che proprio nel momento in cui NATALE comunicava questo rapporto, parlava a Ginevra da fervente sostenitore degli Stati Uniti. Ricordo bene anche il caso dei negoziati dell'anno scorso sul divieto di test nucleari, in cui CAVALETTI in realtà interpretò solo l'opinione dei neutrali secondo cui i test nucleari in aria e nel sottosuolo avrebbero dovuto essere sospesi entro il 1° gennaio 1963 e che ai test sotterranei avrebbe dovuto essere applicata una moratoria, ovvero non avrebbero dovuto essere condotti esperimenti sotterranei fino a quando la questione non fosse stata discussa. Il risultato di questa timida dichiarazione fu che, a causa del grande clamore suscitato dalla stampa americana, questa "opinione" di CAVALETTI fu smentita circa una settimana dopo. Né la situazione politica interna né l'orientamento della politica estera italiana indicavano che l'Italia avrebbe preso le distanze dagli Stati Uniti e preso una posizione propria.
Non è chiaro perché NATALE abbia comunicato questo messaggio al residente. Se stesse esprimendo l'opinione di una certa parte del corpo diplomatico italiano (nel qual caso si tratterebbe di qualcosa di più di una semplice illusione di questo gruppo) o se si trattasse di disinformazione deliberata. In ogni caso, è necessario essere molto cauti nello sfruttare il PORTA e il NATALE, soprattutto quando si ha a che fare con singoli individui.
DELFÍN possiede determinati prerequisiti per ottenere determinate caratteristiche di persone dalla struttura NATO presso il Ministero degli Esteri, ma le sue possibilità sono ancora piuttosto limitate, anche se sarà necessario sfruttarlo costantemente. DURO sarà in grado di fornire determinate conoscenze dopo il suo recupero. Dopo aver ricevuto il materiale da DARK, sarà possibile valutare se anche lui possa ottenere le caratteristiche di alcune persone dalla struttura NATO tramite i suoi amici
in una forma adatta a penetrare l'oggetto e quindi ottenere caratteristiche per le persone che vogliono istituire un'agenzia di tipo DOCENT, ovvero persone provenienti dalle fila dei giovani di Washington che hanno determinati meriti a Washington. In primo luogo, parteciperebbero attivamente ai lavori del "Comitato Italiano Atlantico", da dove potrebbero poi spostarsi verso un oggetto specifico. Questa prospettiva può essere presa in considerazione anche nello sviluppo di un parente di De PASCALISE NATALE. Kotva
È inoltre necessario acquisire costantemente ulteriori conoscenze da tutte le fonti disponibili sulla NATO in Italia.
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