domenica 8 dicembre 2013

L'ex rapinatore della BNL di Ancona ora scrive sul blog di Quotidiano.net


Ilario Mario Ponzi continua a far parlare di sé. Ha aperto un paio di blog, uno dei quali è disponibile direttamente sul sito che pubblica anche Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione: club.quotidiano.net. All'interno di questo suo spazio minaccia querele a Il Giornale e racconta una improbabile storia di un suo rapimento da parte degli ufo nel 1985. Scrive come al solito senza rispetto per la grammatica e dice che, dopo le sue lettere sul caso Orlandi, scritte "contro gli investigatori" e non per parlare della storia della scomparsa, gli alieni lo avrebbero portato fino a Nizza, in Francia, in stato di incoscienza. Quello che però può interessare maggiormente si trova sull'altro suo sito chiamato "La Voce Alternativa Newsblog". E' qui che infatti farà arrabbiare molti anconetani spacciandosi per eroe in quella che invece fu una giornata tragica. Per Ilario Mario Ponzi la rapina alla BNL di Ancona del 1982 può diventare un film e lo vorrebbe chiamare "Ancona Marzo 1982". La storia parlerebbe di un giovane di 19 anni, il quale, puntando un dito dietro la schiena di una guardia giurata, gli ruba la pistola, una "P38", ed entra in banca sequestrando 12 persone per 14 ore. "Uno stupido gioco", lo definisce Ponzi sul blog; un gioco che gli fu ispirato da un film che aveva visto poco prima di quella rapina: "Un giorno da cani". 



venerdì 6 dicembre 2013

Matteo Montesi, il predicatore del web


C'è chi nei forum del web lo considera un profeta, chi un ragazzo senza lavoro abbandonato dalla moglie, e chi lo segue per i video anche esilaranti. Di sicuro Matteo Montesi è il nuovo fenomeno della rete e viene dalla provincia di Ancona. Ha racimolato in poco tempo oltre 24mila iscritti nel suo canale di Youtube. Ci sono tante parolacce in questi video, volgarità e saluti al Duce che doveva evitare di accostare alla religione. E' molto più abile di una semplice persona che protesta contro i politici, e quindi capace di portare il teleutente verso una visione fuorviante della società. Ci sono anche persone che lo aiutano nella creazione dei suoi contenuti, quindi può trattarsi di un fenomeno costruito ad arte.