Ricevo un vero e proprio atto intimidatorio travestito da atto giudiziario emesso peraltro non da un tribunale bensì da un organo indipendente a nostra tutela. Resto basito.
CONSIGLIO DI DISCIPLINA TERRITORIALE
AVVIO DI PROCEDIMENTO DISCIPLINARE E ATTO DI CITAZIONE
OGGETTO: avvio di procedimento disciplinare e atto di citazione
Il Consiglio di Disciplina Territoriale del Piemonte, riunito il 14 maggio 2024 in seduta plenaria con i tre Collegi, ha deliberato di aprire un procedimento disciplinare nei tuoi confronti, per totale inadempimento all'obbligo formativo nel triennio 2020-2021-2022.
L'elenco degli inadempienti totali è stato acquisito tramite l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dal portale della Formazione che fa capo al Consiglio nazionale. Riguarda i nominativi degli iscritti (Professionisti e Pubblicisti) nel periodo citato. La legge 14 settembre 2011, n. 148, prevede che tutti gli iscritti negli albi professionali hanno l'obbligo di seguire percorsi di formazione continua permanente e che "la violazione determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall'ordinamento professionale".
L'apertura del procedimento è pertanto un atto dovuto dalla legge (il Regolamento sulla Formazione Professionale Continua ricorda che è obbligo deontologico per tutti i giornalisti in attività). E' altresì un atto a tutela dell'iscritto, il quale è invitato a presentare a sua discolpa ed entro il 23 giugno 2024 eventuali memorie nelle quali vengono specificate le motivazioni esimenti.
I provvedimenti conseguenti non implicano in nessun caso la cancellazione dall’Ordine, né sanzioni pecuniarie.
La documentazione deve essere indirizzata tramite PEC all'indirizzo odgpiemonte@professionalpec.it oppure tramite Raccomandata A/R all'Ordine dei Giornalisti del Piemonte, corso Stati Uniti 27, 10128 Torino. Sempre nello stesso periodo di tempo, e con le medesime modalità, l'iscritto ha facoltà di chiedere un'audizione per essere ascoltato.
Le risposte tramite mail ordinaria non saranno prese in considerazione.
Ricordiamo che dall'obbligo formativo sono esclusi quanti, avendo raggiunto la quiescenza, non svolgono più continuativamente l'attività professionale e quanti invece sono stati impediti da gravi e documentate ragioni di salute. Invitiamo pertanto chi si trovasse in queste condizioni a segnalarlo al Consiglio di Disciplina.
Dopo la data indicata il Consiglio di Disciplina procederà comunque ad esaminare le posizioni degli inadempienti, attenendosi a quanto previsto dalle linee guida in materia di sanzioni per inadempimento all'obbligo formativo (Documento approvato dal Consiglio Nazionale nella riunione del 6 febbraio 2018).
Cordiali saluti
Gianfranco Quaglia Presidente Consiglio di Disciplina Territoriale del Piemonte
Questa è la mia replica. Magari sarà usata contro di me come da prassi statunitense.
Spettabile Consiglio di Disciplina,
come da voi richiesto, e come già segnalato tempo fa, replico alla vostra pec riaffermando che non posso più svolgere l'attività giornalistica in modo continuativo, in quanto docente a tempo pieno nella scuola pubblica, e divulgo per quanto possibile articoli sul mio blog personale in maniera del tutto casuale. Resto tuttavia sconcertato da questi metodi che nulla hanno a che vedere con un organismo democratico che dovrebbe tutelare il nostro lavoro giornalistico. E certamente, vedermi rifiutata dagli editori la pubblicazione di articoli contenenti notizie che non vedo divulgate altrove e per di più trovarmi "indagato" perché non "vado a studiare" non si sa che cosa, lo trovo un comportamento fuori da ogni realtà democratica. Inoltre, l'autodifesa si usava ai tempi di Socrate, non so quindi che valore darete alle mie parole. Altro elemento che approfondirei è chi ha dato l'autorizzazione al Consiglio di Disciplina di scrutare tra i corsi da me frequentati, informazioni che contengono notizie sui miei spostamenti.
Distinti saluti
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