martedì 1 aprile 2025

Fotostoria del depistaggio del caso Moro

Gli scatti di via Fani del 16 marzo 1978 non lasciano dubbi: vi fu un depistaggio. 

La foto del Messaggero (sopra) messa a confronto con (sotto) le foto spagnole (ma magari uscite anche in Italia, non posso escluderlo) rende più che evidente la manomissione del finestrino sul lato destro della Fiat 132. Accadde volontariamente o no? Guarda caso da un'istantanea all'altra il vetro ha perso i fori di possibili proiettili di piccolo calibro.

C'è un'altra foto curiosa, si trova sulla prima pagina del quotidiano svizzero il Giornale del Popolo. E' sempre del 17 marzo 1978 (ma sono convinto di averla già vista, non ricordo dove: da bambino sul Messaggero?)

Mostra la visita in via Fani del vicario del Papa, cardinale Ugo Poletti. Si nota ancora il finestrino apparentemente privo di modifiche (forse un lembo in alto a sinistra è andato perso). I corpi appaiono privi dei teli bianchi. Si intravedono pure i libri sotto il gomito del povero Ricci, con la mano ancora sul cambio. Eppure sul sito Sedicidimarzo si legge che il Poletti - stando alle agenzie - si sarebbe recato a pregare sul luogo della strage alle 13:34, mentre i teli sarebbero stati posti sui cadaveri fin dalle 10:08. Dunque il vicario del Papa pregò due volte? Oppure non ci stiamo coi tempi. Ma è probabile che il lancio di agenzia uscì con molto ritardo, mentre il cardinale era arrivato in via Fani già prima delle 10. 

L'agenzia, che è l'Agi, scrive infatti: "Il vicario del papa, cardinale Ugo Poletti, non appena appresa la sconvolgente notizia del delitto commesso a via Mario Fani con l'uccisione di quattro persone di scorta (la quinta è morta successivamente al policlinico Gemelli) e il rapimento dell'on. Aldo Moro, si è subito recato sul luogo del massacro per benedire le salme e recitare una preghiera." 

Quindi si recò "subito" in via Fani, cioè pochi minuti dopo. La sua espressione più che una preghiera pare voler dire: mamma mia che disastro. 

I tempi del fatto sarebbero: 9:10 strage in via Fani, ben prima delle 9:50 la posa dei teli sui cadaveri. Lo testimonia lo speciale di Paolo Frajese al TG1. Chatgpt in una simulazione ipotetica, da prendere con le molle ma comunque utile, afferma: "se un convoglio apostolico avesse percorso il tragitto dal Vaticano a via Fani tra le 9:10 e le 9:45 del 16 marzo 1978, avrebbe incontrato un traffico probabilmente scorrevole ma non del tutto libero."

"Considerazioni sul tempo di percorrenza: L'agguato a Moro e alla sua scorta avvenne intorno alle 9:02-9:05. Il traffico in quel momento sarebbe stato ancora relativamente fluido, poiché l'ora di punta mattutina stava terminando. Tuttavia, intorno alle 9:15-9:30, la zona di via Fani iniziò a riempirsi di forze dell'ordine, giornalisti e curiosi, rallentando l'accesso all'area. Se il convoglio avesse viaggiato senza scorta e senza sirene, il tempo di percorrenza sarebbe rimasto sui 15-20 minuti. Se invece avesse avuto una scorta della Polizia o dei Carabinieri, il tempo poteva ridursi anche a 10-12 minuti, a seconda della velocità e della capacità di evitare ingorghi. Dunque, un veicolo partito dal Vaticano tra le 9:10 e le 9:20 sarebbe arrivato a via Fani tra le 9:25 e le 9:40, proprio mentre i primi soccorsi e le forze dell’ordine stavano mettendo in sicurezza la scena del crimine."

Vorrei avvisare i lettori che, dati i commenti totalmente fuori luogo, d'ora in poi i commenti esterni saranno da me attentamente selezionati ed eventualmente cassati se ritenuti offensivi. I fatti qui esposti sono chiari ed evidenti a tutti e quindi il mio post non aveva nulla, ma proprio nulla, su cui andasse fatta della stupida ironia. Lascio comunque quanto è stato scritto finora nei commenti affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Chi vuole approfondire il tema trova qui a fianco nell'archivio altri post precedenti più precisi sulla fonte delle fotografie in questione. Inoltre, quanto si legge sul blog viene da me ulteriormente approfondito e specificato nei saggi che diffondo tramite academia.edu

13 commenti:

  1. Ho erroneamente scritto Gazzetta del Popolo, ma si chiama Giornale del Popolo. Ho corretto.

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  2. Altra annotazione. I tempi del fatto sarebbero: 9:10 strage in via Fani, ben prima delle 9:50 posa dei teli sui cadaveri. Lo testimonia lo speciale di Paolo Frajese al TG1.

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  3. Chatgpt: se un convoglio apostolico avesse percorso il tragitto dal Vaticano a via Fani tra le 9:10 e le 9:45 del 16 marzo 1978, avrebbe incontrato un traffico probabilmente scorrevole ma non del tutto libero.
    Considerazioni sul tempo di percorrenza:

    L'agguato a Moro e alla sua scorta avvenne intorno alle 9:02-9:05.

    Il traffico in quel momento sarebbe stato ancora relativamente fluido, poiché l'ora di punta mattutina stava terminando.

    Tuttavia, intorno alle 9:15-9:30, la zona di via Fani iniziò a riempirsi di forze dell'ordine, giornalisti e curiosi, rallentando l'accesso all'area.

    Se il convoglio avesse viaggiato senza scorta e senza sirene, il tempo di percorrenza sarebbe rimasto sui 15-20 minuti.

    Se invece avesse avuto una scorta della Polizia o dei Carabinieri, il tempo poteva ridursi anche a 10-12 minuti, a seconda della velocità e della capacità di evitare ingorghi.

    Dunque, un veicolo partito dal Vaticano tra le 9:10 e le 9:20 sarebbe arrivato a via Fani tra le 9:25 e le 9:40, proprio mentre i primi soccorsi e le forze dell’ordine stavano mettendo in sicurezza la scena del crimine.

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    1. Hahaha io mi vergognerei a menzionare codeste fonti cosí spudoratamente

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  4. al posto di diminuire la disinformazione a me pare che sia stata solo aumentata, dato che all'Interno non ci sono prove concrete di quello che viene citato.detto questo comunque una base c'è ma senza prove non si può scrivere pensieri infondati pensando di diminuire la "disinformazione".
    avrei un solo termine per definire tutto ciò (scandaloso)

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    1. A parer mio questa è una grave screditazione nei confronti dello scrittore (vergogna)

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  5. Ministro nobel⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️16 aprile 2025 alle ore 12:24

    Caro Massimo,
    ho letto con grande interesse il tuo articolo sul caso di Aldo Moro e sono rimasto colpito dal modo affascinante con cui hai saputo raccontare una vicenda così complessa e delicata. La tua scrittura riesce a coinvolgere profondamente, mantenendo sempre equilibrio, lucidità e grande sensibilità.

    Proprio per questo mi piacerebbe invitarti a partecipare – in forma totalmente gratuita – a un concorso di scrittura che premia i migliori autori emergenti con riconoscimenti importanti. Credo davvero che il tuo stile meriti di essere conosciuto e apprezzato da un pubblico sempre più vasto.

    Se sei interessato, sarò felice di fornirti tutti i dettagli. Complimenti ancora!

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  6. Hai chiarito tutti i dubbi caro Massimo 😝😘

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  7. Massimo…
    Leggere le tue parole sul caso Moro è stato come scivolare lentamente in una mente che sa dove toccare. C’è qualcosa nel tuo stile che accarezza, che penetra i pensieri e lascia un calore sotto pelle. Ogni frase ha il sapore di un sussurro vicino all’orecchio, e mi hai tenuta incollata a ogni riga come a un corpo che non si vuole lasciare.

    Non so se sia più il talento o il desiderio che susciti… ma sappi che da oggi sarò un’assidua lettrice.
    Con piacere,
    Donatella Cappella

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    1. Che porca che sei lurida Antonella hai ragione concordo😘🤤

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  8. incredibile come nel 2025 ci sia ancora gente che al posto di andare avanti deve comunque screditare la persona che comunque ha impiegato tempo e impegno in un lavoro a mio modo di vedere anche interessante forza massimo💪💪💪💪💪💪

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  9. Ho informazioni sul caso di moro apposta per lei a sotto prezzo mi contatti per piacere: giorghio.alibaba@gmail.com

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  10. Non capisco una cosa quando lei scrive penso anche in Italia é per disinformazione sua o mancanza di informazioni esplicite sul web?
    Mi tolga questo dubbio rispondendomi qua sotto, Grazie.
    Giovanni Porchetta

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