venerdì 21 febbraio 2025

Il silenzio dei comunisti sui missili americani


Si può cominciare a parlare apertamente di una vecchia rampa missilistica per Jupiter a Portonovo. Dalle ipotesi passiamo oggi a una storia dai contorni assai più concreti e questo grazie alle testimonianze e alle fotografie che abbiamo raccolto. La rampa presumibilmente sorgeva negli anni Sessanta sopra l'Hotel Internazionale, in una zona poco conosciuta che aveva ospitato in precedenza una vecchia cava. 


Ricostruisco brevemente la storia di questo ritrovamento di archeologia moderna. Fu soprattutto un articolo di Carlo Bonetti dell'Avanti! uscito nel 1959 a parlare di una rampa missilistica americana in allestimento "ai piedi del monte Conero". 

Rovistando tra le vecchie fotografie del Conero è emersa su ebay una cartolina degli anni Sessanta nella quale spiccava un taglio netto e verticale sulla parete del monte che sovrasta la baia di Portonovo. Nelle fotografie, grazie a un ingrandimento oggi possibile per mezzo della tecnologia, si notava, sotto il taglio, una spianata molto larga, utilizzata probabilmente dagli operai della cava. I camion potevano accedere a quell'area attraverso una strada piuttosto comoda e larga, che si imbocca a metà della discesa che conduce dalla statale del Conero alla baia. E' tuttora presente, ma non risulta più transitabile con la macchina. Sulla sinistra di questo spiazzo terroso era ben distinguibile la porta in cemento di una galleria, con tanto di muretto laterale; era quindi il luogo perfetto per creare una rampa missilistica, seppure di limitata estensione rispetto a quelle pugliesi. 

Ora la novità è che Google Earth ha reso disponibili, per ciascuna località, le istantanee satellitari più vecchie a partire dagli anni '80 dello scorso secolo. Ed ecco che per quanto concerne la vecchia cava di Portonovo, ormai la chiameremo così, sono spuntate fuori fotografie del 2010 molto più dettagliate e incredibili. Mostravano infatti mezzi tecnici ancora presenti sul posto. Come si nota nelle foto qui sotto, tra il 2010 e il 2016 l'area sarebbe stata ripulita, eppure si può comunque apprezzare il fatto che la strada conducesse con tutta probabilità verso l'interno del monte.

Nella zona a destra della spianata, per chi guarda il monte dal mare, era invece facilmente riconoscibile uno spiazzo molto largo circondato da una strada a forma di anello, che sarebbe facilmente accostabile alle strutture militari della Nato presenti in Puglia, ovvero le basi ufficiali per missili Jupiter di cui tutti parlano.


Un ex militare della Marina Militare che lavorò all'interno delle gallerie del Conero, che si chiama M., ci ha confermato che la galleria sopra l'Hotel Internazionale era collegata con la parte alta del monte in cui vi sono anche le varie antenne civili e militari. Afferma che per lavorare all'interno del Conero era necessario il Nullaosta di segretezza, il che comportava un'indagine dei Carabinieri sulla vita pregressa del personale, con attenzione particolare sulle opinioni politiche. "Se sapevamo che qualche nostro collega votava per il PCI evitavamo di portarlo con noi sul Conero, perché avrebbe comportato dei problemi per la nostra attività", ha ammesso M. Il deposito per le eventuali munizioni anche nucleari era comunque situato nella parte più bassa, e cioè nel bunker visibile tra Massignano e Poggio. 

Quale utilizzo sia stato fatto di quest'area in tempi più recenti, dopo la fine della guerra fredda, resta l'elemento meno chiaro, poiché M. assicura che i controlli sui NOS si fecero via via più blandi già durante la guerra fredda. Sicuramente un momento di passaggio dai segreti americani a qualcosa di meno definibile è proprio il periodo del caso dei tre ecologisti, avvenuto nei primi mesi del 1984. La vera anomalia di quella protesta politica, un'inchiesta giornalistica dei Verdi che finì con degli arresti e fece molto scalpore in consiglio comunale, è che la Giunta messa sotto accusa era formata in gran parte da esponenti comunisti, tra cui anche il futuro sindaco Valeria Mancinelli. Dunque, si trattava di un regolamento di conti interno alla sinistra? Il PCI, sulla scia della rottura di Berlinguer con Mosca, aveva rinunciato a chiedere l'uscita dell'Italia dalla Nato, tuttavia restava critico sull'utilizzo di missili nucleari a Comiso e nelle basi europee del Patto Atlantico. Ma ad Ancona il PCI andava ben oltre questa posizione, trovandosi insieme al sindaco repubblicano Monina nella situazione di dover difendere l'attività dei militari sul Conero dalle accuse dei Verdi. 

Cosa seppero dunque i comunisti sulla base missilistica del Conero? E perché dopo il caso dei tre ecologisti arrestati, e poi assolti, l'ambiguità di quell'area, divisa tra segreti militari e turismo, non venne più evidenziata da nessun partito politico? Chi ha più da nascondere, la destra o la sinistra?

La presenza della galleria vicino alla rampa è una specie di timbro di qualità, di firma della Nato sulla vecchia cava, in quanto la galleria non conduceva soltanto verso il centro strategico operativo della vetta, ma era dotata di varie stanze per la decontaminazione del personale militare, che evidentemente usciva dal lavoro nella finta cava, in realtà base missilistica, e si detergeva nelle docce lontano dagli occhi indiscreti della popolazione. L'ex militare che abbiamo intervistato è convinto che la prima realizzazione delle gallerie fu dei nazisti, cui seguì un riutilizzo e ampliamento durante la guerra fredda.

Ovviamente serviranno altre conferme. E poi bisognerà comprendere cosa effettivamente fu attivato di questa struttura militare, oggi abbandonata e oltretutto ben occultata. Il fatto che le docce, nel filmato realizzato dai videoamatori nel 2014, appaiano incomplete non significa automaticamente che si tratti di un progetto incompiuto. L'intelligenza artificiale, dopo aver visionato le immagini, ci suggerisce che i militari potrebbero aver asportato tutti i materiali per nascondere la vera natura di quel luogo (e riuscendoci, a quanto pare). I missili sarebbero comunque arrivati nella cava divisi in più sezioni caricate sui camion e sarebbero stati visibili soltanto in caso di lancio. Casomai i dubbi consistono sul fatto che effettivamente qualche Jupiter possa essere stato lanciato per prova. Ma anche qui mai dire mai: le testimonianze sugli ufo abbiamo visto che non sono mai mancate, nell'anconetano, durante la guerra fredda.

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