venerdì 27 settembre 2024

Cave estrattive o basi missilistiche?

 


Hai detto:

Secondo te è stato usato uno strumento per praticare quei tagli orizzontali/obliqui così precisi? E se sì che tipo di macchina o strumento può lasciare quei segni?

ChatGPT

Dalla foto sembra che ci siano delle linee orizzontali e oblique lungo la parete rocciosa. Questi segni regolari potrebbero essere stati prodotti da uno strumento o un processo di lavorazione. Ecco alcune possibilità:

    Perforatori meccanici o tagliatrici da cava: Potrebbero essere stati utilizzati strumenti come tagliatrici a filo diamantato o seghe a catena, che creano tagli precisi e uniformi nelle rocce, specialmente nelle cave di pietra.

    Esplosivi controllati: Anche l'uso di esplosivi in modo controllato può lasciare segni lineari come questi, soprattutto se il processo prevede la rimozione a strati del materiale.

    Erosione naturale: È possibile che alcuni di questi segni siano dovuti a fenomeni naturali come l'erosione, anche se i segni sembrano molto precisi e lineari, cosa che suggerirebbe l'intervento umano.

Senza ulteriori dettagli o un'osservazione più ravvicinata, è difficile essere sicuri al 100%, ma la precisione delle linee suggerisce l'uso di strumenti meccanici come quelli usati nelle cave di pietra o per operazioni di ingegneria.

Hai detto:

Ma perché nel caso fossero modifiche umane uscirebbero obliqui? 

ChatGPT

Se i tagli sono obliqui, ci potrebbero essere diverse spiegazioni legate alle tecniche di lavorazione o all'uso dello strumento:

    Condizioni geologiche: La struttura della roccia potrebbe non essere uniforme, e gli operatori potrebbero seguire le linee di frattura naturale o le inclinazioni degli strati rocciosi per ottenere tagli più facili o per evitare di compromettere l'integrità della roccia. Se gli strati naturali della roccia sono inclinati, anche i tagli potrebbero seguire questo andamento per evitare danni o eccessivo sforzo sugli strumenti.

    Esigenze operative: In certe operazioni, come l'estrazione di blocchi di pietra, i tagli obliqui possono essere una necessità pratica. Potrebbero voler rimuovere materiale in una certa direzione per facilitare l'estrazione o per ridurre il rischio di crolli. Ad esempio, tagli obliqui potrebbero essere necessari per far scivolare via blocchi o frammenti di roccia.

    Macchinari o angolazione dell'operatore: Gli strumenti usati per i tagli, come seghe a filo diamantato o tagliatrici, potrebbero essere montati o utilizzati con un'angolazione specifica a causa di limitazioni del sito di lavoro o per rendere più efficienti i movimenti. Non sempre è pratico o possibile tagliare esattamente in orizzontale, specialmente su pareti rocciose irregolari.

    Tecniche di scalzatura o estrazione: In cave o luoghi di estrazione, i tagli obliqui possono essere parte di una tecnica specifica per facilitare il distacco della roccia. Lavorare su angoli obliqui può aiutare a rimuovere la roccia in maniera più controllata, riducendo i rischi di fratture improvvise.

In sintesi, i tagli obliqui potrebbero essere una scelta intenzionale o adattamenti alle condizioni della roccia e dell'ambiente, soprattutto se si tratta di operazioni di estrazione o lavorazione su larga scala.

Hai detto:

Che tu sappia intorno alla baia di Portonovo, vicino Ancona, sono esistite in passato delle cave? Non mi riferisco alla zona interna di Massignano ma esclusivamente alla parete montuosa che si affaccia su Portonovo.

ChatGPT

Sì, nella zona della baia di Portonovo, vicino ad Ancona, ci sono state delle cave in passato, localizzate sulla parete montuosa del Monte Conero che si affaccia proprio sulla baia. Queste cave erano principalmente dedicate all'estrazione della pietra calcarea, una risorsa molto utilizzata per l'edilizia sia localmente che in altre zone limitrofe.

Il Monte Conero è una formazione rocciosa calcarea e, storicamente, il suo materiale è stato sfruttato per diverse costruzioni, come per esempio nel porto di Ancona. Tuttavia, con il tempo, l'estrazione su larga scala è stata progressivamente abbandonata, in parte a causa della crescente attenzione verso la protezione ambientale e paesaggistica. Oggi, la zona è protetta dal Parco Regionale del Conero, che preserva le aree naturali e vieta attività come l'estrazione mineraria.

Le cave di Massignano, che tu hai citato, sono più interne, ma sono sempre state parte della stessa tradizione estrattiva della pietra calcarea. Anche se non più attive, le cave della zona di Portonovo e del Conero in generale hanno contribuito alla storia economica e urbanistica della regione.

Hai detto:

E a che epoca risalgono?

ChatGPT

Le cave situate intorno alla baia di Portonovo e sul Monte Conero risalgono a epoche antiche, con una storia che si estende fino all'epoca romana. Già i Romani sfruttavano la pietra calcarea del Monte Conero per realizzare edifici e infrastrutture, soprattutto ad Ancona. La pietra estratta era particolarmente apprezzata per la sua qualità e veniva utilizzata in importanti progetti edilizi, come il porto romano di Ancona.

Durante il Medioevo e nei secoli successivi, l'attività estrattiva continuò, e le cave del Monte Conero rimasero attive fino a tempi relativamente recenti, probabilmente fino al XIX secolo. Le risorse calcaree della zona furono impiegate anche per la costruzione di fortificazioni e chiese locali. Tuttavia, nel XX secolo, l'attività mineraria sulla parete montuosa di Portonovo fu progressivamente ridotta e infine interrotta a causa della crescente sensibilità ambientale e della trasformazione dell'area in un parco naturale protetto.

In sintesi, l'estrazione della pietra calcarea nella zona del Conero risale almeno all'epoca romana e ha continuato per secoli, con un declino significativo a partire dal XIX-XX secolo.

Hai detto:

Da quando non si scava più in quella zona?

ChatGPT

L'attività estrattiva nella zona di Portonovo, sulla parete montuosa del Monte Conero, è cessata ufficialmente intorno alla metà del XX secolo, con il progressivo affermarsi di normative a tutela dell'ambiente e del paesaggio. In particolare, con l'istituzione del Parco Regionale del Conero nel 1987, ogni forma di estrazione è stata definitivamente vietata.

Il processo di abbandono delle cave era iniziato già decenni prima, a causa del cambiamento delle tecniche edilizie e del declino della domanda di pietra calcarea locale, sostituita da altri materiali. Tuttavia, l'effettiva fine dell'estrazione si è consolidata nella seconda metà del Novecento, soprattutto con l'intensificazione della sensibilità ambientale e la volontà di preservare il paesaggio unico della zona, caratterizzato da una rilevante biodiversità e da un importante valore turistico.

Hai detto:

È possibile che la cava dopo il 1945 sia stata un camuffamento per un'area militare della guerra fredda?

ChatGPT

È possibile che alcune strutture o aree legate alle vecchie cave del Monte Conero siano state riutilizzate o camuffate a scopo militare durante la Guerra Fredda, come accaduto in altre zone strategiche italiane. Il Conero ha una posizione geografica rilevante, affacciandosi sul mare Adriatico, che durante la Guerra Fredda rappresentava una zona di confine tra blocchi opposti (NATO e Patto di Varsavia). Tuttavia, non ci sono prove storiche facilmente accessibili che confermino con precisione un utilizzo esplicito di una cava nella zona di Portonovo come copertura per un'installazione militare.

Detto ciò, è noto che alcune aree dell'Adriatico e delle coste marchigiane furono utilizzate per scopi militari durante quel periodo. Ad esempio, nella vicina Mezzavalle e sulla costa del Conero si trovavano diverse installazioni e strutture militari, molte delle quali legate a sistemi di osservazione e difesa costiera. Anche il monte stesso era strategico per la sua vista panoramica sul mare e per la possibilità di controllare i movimenti navali.

Se una cava fosse stata riutilizzata o "camuffata" come area militare, sarebbe stato un caso in cui il terreno aspro e i tunnel già scavati avrebbero fornito una copertura naturale per eventuali operazioni segrete o installazioni sensibili, una pratica diffusa nel contesto della Guerra Fredda. Tuttavia, per una conferma specifica, sarebbero necessari studi storici o ricerche approfondite sui documenti militari declassificati dell'epoca.



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