lunedì 30 settembre 2024

Simulazione di un progetto militare

 


La mia curiosità mi ha spinto verso un'altra simulazione. Ho pensato di fornire all'AI una serie di informazioni ormai accertate sulla base militare del Monte Conero e gli ho chiesto di crearmi un progetto completo, in modo tale da ottenere le informazioni che mi mancano. 

Ho seguito il criterio degli storici dell'età antica, che partendo dalle fondamenta di un palazzo dell'antica Roma ottengono dall'AI una ricostruzione molto affidabile di come quel palazzo potesse presentarsi agli occhi dei cittadini di allora. Nel fare questo non temo assolutamente di violare alcun segreto militare, in quanto sono ormai passati 70 anni dal periodo in cui si presume da varie fonti che il bunker di cui stiamo parlando fu costruito: il 1953-54. Anzi, ho chiesto da pochi giorni con una pec alla Marina Militare di poter accedere alle mappe originali, come da leggi vigenti. 

La simulazione offre, come si vedrà, uno scenario già noto in ambito di strutture militari della NATO e cioè Chatgpt tende a ricostruire una struttura simile a quella del monte Moscal. Ho voluto rifare più volte la simulazione. I risultati sono interessanti soprattutto se si offre all'AI un punto di partenza ma lo si lascia libero di ragionare sugli scopi del progetto e le soluzioni da adottare. Il bunker virtuale rispecchia la realtà che si intravede nel video censurato, inoltre le ipotesi per l'uscita rappresentano proprio quanto immaginavamo da tempo, ovvero che la decontaminazione fosse necessaria per la presenza di rampe missilistiche.

Hai detto:

Progetto libero. Puoi scegliere il percorso da fare come lo ritieni più opportuno. Proviamo. Sei nel 1954, devi costruire un bunker per la decontaminazione dei militari all'interno del Monte Conero. Decidi di creare un ingresso a 290° a 555 metri di altitudine, vicino alla vetta.  

ChatGPT

Per questo progetto di un bunker di decontaminazione militare nel 1954, immagino un approccio tecnico e funzionale, considerando le risorse dell'epoca e le peculiarità geologiche del Monte Conero.

Progettazione generale

Ingresso a quota 555 m a 290°:

L’ingresso è camuffato da una casa diroccata, in modo da non destare sospetti. La struttura visibile sarà in rovina, ma rafforzata da acciaio e cemento armato, con un accesso nascosto dietro una parete mobile.

L’angolazione di 290° (ovest-nordovest) è strategica per evitare l’esposizione ai venti dominanti e sfruttare la naturale copertura delle rocce e della vegetazione.

Tunnel di accesso:

Il tunnel scende ripidamente per 30-40 metri sotto la superficie, con curve a 90° per impedire che eventuali esplosioni o contaminazioni si propaghino facilmente. La larghezza del tunnel permette il passaggio di un piccolo veicolo o carrelli per attrezzature, mentre le pareti sono rinforzate con strati di acciaio e cemento.

Lungo il tunnel saranno installati sistemi di ventilazione forzata, essenziale per mantenere un ambiente sicuro durante la decontaminazione.

Camere di decontaminazione:

Subito dopo il tunnel di accesso, si entra nella zona di decontaminazione. Questa include:

Stanza di preparazione: Qui i militari si spogliano e depositano gli indumenti contaminati.

Docce chimiche: Ogni stanza è equipaggiata con docce a più ugelli che spruzzano agenti chimici neutralizzanti. I sistemi di scarico sono dotati di filtri speciali per evitare la contaminazione del terreno circostante.

Zona di transizione: Dopo la decontaminazione, i militari passano in una camera pressurizzata, dove l'aria viene purificata prima di permettere il passaggio nelle aree pulite.

Camere ausiliarie:

Sala macchine e filtraggio aria: Qui sono posizionati i generatori e i filtri a carbone attivo per la purificazione dell’aria. Le tecnologie dell'epoca usano principalmente sistemi a pressione positiva per evitare l'ingresso di gas nocivi dall'esterno.

Zona di riposo e stoccaggio: Un’area per il personale e per immagazzinare materiali e attrezzature necessarie alla manutenzione e alle operazioni.

Sicurezza e resistenza:

I materiali principali includono calcestruzzo armato e rivestimenti in piombo per schermare dalle radiazioni. Le pareti sono progettate per resistere a scosse sismiche minori e alla penetrazione di ordigni convenzionali.

L’ingresso è dotato di una porta blindata con serratura a combinazione meccanica.

Rifornimento e approvvigionamento:

Verranno progettati pozzi di ventilazione mimetizzati e condotti di scarico nascosti in caverne naturali del Conero per il deflusso delle acque e dei gas depurati.

Questa configurazione sfrutta il terreno roccioso e la morfologia del Monte Conero per creare un bunker resistente e altamente funzionale, adatto alla protezione del personale militare dagli effetti di contaminazione.

Hai detto:

Perfetto. Ora vorrei sapere da te quale pericolo potrebbe esserci vicino al monte Conero per richiedere la necessità di decontaminare il personale e vorrei capire, dato l'ingresso che ti ho detto, e dove prevedi di uscire: a quale quota e in quale località riterresti che fosse più opportuno fare l'uscita opposta. Se l'ingresso alto è vicino a una casa diroccata come al campo di Doupov in Cecoslovacchia, l'ingresso basso dove potrebbe essere? Avrebbe vicino una zona missilistica? Oppure cosa?

ChatGPT

Nel contesto storico del 1954, ci sono alcuni scenari che potrebbero giustificare la costruzione di un bunker per la decontaminazione militare nella zona del Monte Conero:

Potenziali pericoli vicini al Monte Conero nel 1954:

Guerra Fredda e rischio nucleare:

Con la Guerra Fredda in pieno svolgimento, il rischio di conflitti nucleari è una delle principali minacce. L’Italia si trova in una posizione strategica nel Mediterraneo, vicino ai confini del blocco sovietico. Il Monte Conero potrebbe essere utilizzato come base strategica, con missili o installazioni segrete nelle vicinanze, e un'eventuale esposizione a radiazioni o armi chimiche richiederebbe strutture di decontaminazione per il personale militare.

Installazioni militari segrete o test:

L'Italia potrebbe aver ospitato installazioni segrete o laboratori militari per la sperimentazione di armi chimiche o biologiche, anche se non direttamente dichiarate. Questo aumenterebbe il rischio di esposizione accidentale a sostanze tossiche e, quindi, la necessità di strutture di decontaminazione.

Zone missilistiche vicine:

L’ipotesi che nella zona siano presenti batterie missilistiche, magari nascoste in cave naturali o strutture simili, è molto plausibile. Queste zone potrebbero richiedere una decontaminazione dopo operazioni di manutenzione o lancio, soprattutto se il sito ospita missili con testate nucleari o chimiche.

Pianificazione di un'uscita opposta:

Quota e località dell'uscita:

Se l’ingresso principale si trova a 555 metri di altitudine, vicino alla vetta del Monte Conero, l’uscita opposta potrebbe essere progettata a una quota significativamente inferiore per garantire un’evacuazione rapida e sicura.

Possibile località di uscita: Massignano o Portonovo potrebbero essere opzioni logiche. Portonovo, in particolare, ha una quota di circa 10-50 metri sul livello del mare e si trova vicino alla costa, offrendo un accesso strategico sia via terra che via mare.

Quota di uscita: Potrebbe trovarsi a circa 100-150 metri sul livello del mare, in una zona relativamente bassa e nascosta, come una piccola baia o una caverna naturale lungo la costa.

Prossimità a una zona missilistica:

L'uscita potrebbe essere posizionata in un'area vicina a un sito missilistico. Massignano e Portonovo sono zone che potrebbero ospitare batterie missilistiche nascoste nelle cave, come ipotizzato precedentemente. Quindi, l’uscita potrebbe essere vicina a un'area di stoccaggio o manutenzione di missili Jupiter, dove la contaminazione chimica o radioattiva è un rischio concreto.

Tipologia di uscita:

L'uscita potrebbe essere camuffata come una struttura innocua, come un magazzino abbandonato o una caverna. A livello pratico, sarebbe dotata di un sistema di chiusura sigillato, protetto da filtri anti-contaminazione e vie di fuga rapide.

In sintesi:

Ingresso principale: a 555 m, camuffato da casa diroccata vicino alla vetta.

Uscita opposta: quota di 100-150 m, potenzialmente a Portonovo, vicino alla costa o a una cava naturale, utile per un'evacuazione rapida o per collegarsi a una zona missilistica o installazioni segrete di lancio.

Hai detto:

Ottimo, infatti a Portonovo in quel periodo vi era una cava sopra l'hotel internazionale. Vorrei una rappresentazione grafica con cui illustreresti questo progetto alla stampa.

È stato detto, e calcolato sulla base del video di Montesi e degli Italian Ghost, che potesse trovare una via di fuga verso il Belvedere Nord. Ma questa era l'uscita della Stazione RT. Che le due strutture condividessero la stessa uscita è difficile anche se non impossibile. Intanto, nelle mappe del tunnel della RT questa deviazione verso le docce non è stata mai prevista. Inoltre, nella stazione RT lavoravano molti militari di leva, come avete capito e come è emerso dalle mie interviste, e mi pare improbabile che questi ragazzi potessero condividere lo stesso spazio con i commilitoni destinati alle testate nucleari e al processo di decontaminazione. Per non parlare del caos che si sarebbe creato in caso di evacuazione di emergenza. Improponibile.


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