lunedì 24 luglio 2017

Renato Curcio, quel terrorista del 'fascismo rosso'


Tempo fa avevo letto sul sito umanitanova.org un bellissimo e lunghissimo articolo sul fascismo che negli anni '60 'si tingeva di rosso'. Vi si analizzava una tendenza socialisteggiante e populista di una parte della destra europea che si identificava nell'ideologo belga Jean Francois Thiriart. Mai avrei pensato che questa potesse essere la matrice politica del nostro terrorismo degli anni di piombo. Eppure può essere la chiave che apre una serie di porte verso la vera storia d'Italia. Nelle informative dell'intelligence della Stasi, il servizio segreto della DDR, la ex Germania Est comunista, si parla con insistenza di un doppio volto del fondatore delle Brigate Rosse, Renato Curcio, che sarebbe cresciuto come membro di 'Ordine Nuovo' per poi essere inviato dai servizi segreti del Patto Atlantico a Trento, a fondare un nucleo terroristico "travestito" da forza politica di estrema sinistra. Cercando Curcio su Wikipedia si trovano effettivamente delle conferme: "Ad Albenga milita dapprima nel gruppo "Giovane nazione", quindi in "Giovane Europa", due piccole organizzazioni che riprendono le tesi nazional-socialiste di Jean Thiriart. Curcio viene anche citato come capo della sezione di Albenga e celebrato il suo zelo militante nella Rivista "Giovane Nazione".