domenica 20 novembre 2011

L'acquisto misterioso dell'ex Caserma Fazio


Il 13 novembre 1991 alla Camera dei Deputati l’onorevole Massimo Pacetti chiese e ottenne dal Parlamento una legge per far acquistare al Comune di Ancona la Caserma Fazio. La legge fu fatta e lo scopo dichiarato per questa operazione era di creare degli alloggi per i terremotati di Ancona del 1972. Il Comune dunque acquistò in più rate questa caserma che era già dello Stato per poi non utilizzarla mai. Un fatto grave che emerge oggi grazie al motore di ricerca di Google che ha permesso di reperire sul sito della Camera, quindi da fonte attendibile, questo documento prezioso. Scrissi in un mio articolo alcuni anni fa che trovai alla Caserma Fazio solo un rudere abbandonato e pieno di sporcizia, come escrementi di piccione e tracce di giacigli di sbandati. Il Comune pare abbia però cercato per anni di programmare in bilancio la sistemazione di questa Caserma Fazio, salvo non trovare mai i fondi e poi cercare, recentemente, di venderla. A cosa doveva servire veramente questo edificio?



sabato 19 novembre 2011

I "Missionari dell'Atomo" di Ancona


Un video trovato nel’archivio Luce datato 1955 getta oscuri sospetti su un centro medico che era stato aperto in quel periodo ad Ancona. Il video infatti è uno spot per la ricerca medica basata sugli Isotopi Radioattivi, un nome che oggi è associato a un’arma di distruzione di massa. Gli Isotopi Radioattivi avrebbero dovuto essere utilizzati infatti nelle bombe atomiche per uccidere la popolazione. A cosa serviva allora il Centro Isotopi di Ancona? Secondo gli autori del filmato era utile per la cura del morbo di Basedow e il protagonista di questo video era un ragazzo di Torrette di Ancona che si salvava proprio grazie agli Isotopi immessi nel suo organismo. A dirigere quel centro si scopre dai quotidiani che fu un certo dottor Giocondo Protti, assistito dalla dottoressa Ines Marini, che nel 1955 fu protagonista di uno scandalo per la sua presunta infezione con questi isotopi, infezione da cui guarì.

martedì 8 novembre 2011

Ancona, un'università nell'ossario dei soldati


L’attuale facoltà di Economia e Commercio di Ancona fino al 1966 era un ossario con 9mila scheletri appartenenti a soldati italiani morti nella ex Jugoslavia durante l’ultimo conflitto mondiale. Queste ossa appare accertato che, secondo quanto riportavano i quotidiani dell’epoca, fossero state conservate in piccole cassettine riposte nei locali vuoti della Caserma Villarey, che oggi è stata restaurata e restituita alla cittadinanza sotto forma di splendida ed elegante università. Ma c’è questo giallo che non farà dormire sonni tranquilli né agli studenti, né al rettore che ha permesso la conversione dello stabile a facoltà universitaria. Quanti soldati furono seppelliti provvisoriamente ad Ancona prima di essere trasferiti nel mausoleo di Bari e quale oscuro progetto volle che il monte Cardeto divenisse un cimitero militare?




lunedì 7 novembre 2011

Ancona come Genova: 1959, il torrente esonda, ma non esiste.


La sciagura del 2011 a Genova, con l’esondazione devastante di un torrente, può essere paragonata a quella del 1959 ad Ancona? La risposta è no, perché seppure la dinamica della tragedia, con un fiume di acqua e fango che travolse diverse persone, sembra molto simile, ad Ancona non si trovano corsi d’acqua o dighe che potessero avere la forza di sommergere auto e uccidere la gente. In quel settembre 1959 tutta la Riviera del Conero fu interessata da inondazioni e crolli di abitazioni, nonostante i paesi di queste zone sorgano in cima a delle colline. La descrizione de La Stampa e L’Unità tenne all'epoca, e lo fa tuttora, con il fiato sospeso. Poi la tragedia portò alla costruzione di un misterioso collettore sotterraneo, che costò tanti soldi, ma in tempi recenti è finito sulle cronache dei quotidiani solo per l’incuria, le zanzare e i rifiuti organici che i cittadini hanno detto vi siano stati depositati.