La piovra 6 prosegue nella faida tra due fazioni rivali e la
giustizia a fare da ago della bilancia. Stavolta vi sono Ribeira e Brenno che
si fronteggiano, entrambi interessati a un traffico di eroina che Ribeira
vorrebbe raffinare in collaborazione con gli ex gerarchi comunisti a Praga, mentre
Brenno vorrebbe deviare questi traffici della Cupola, a cui si è sostituito,
verso l’Africa. La spunta Brenno, che si serve di Tano, il quale però lavorando
per i servizi segreti fa arrestare tutti. Anche qui c’è una storia parallela ed
è quella di Litvak banchiere che veicola i soldi mafiosi ma che nel passato si
è sostituito ai deportati nazisti nei lager per sfuggire alla cattura. A chi accostare questa storia nella
realtà? Gli autori in un’intervista dissero su Repubblica che la Piovra anticipava la realtà. In effetti in futuro conosceremo un Ribeira con problemi di droga, il
principe Emanuele Filiberto. Anche sua moglie sembra simile all’amante di
Ribeira. Brenno potrebbe essere accostato a Totò Riina. Quanto agli scenari: sia
sulla Cecoslovacchia, sia sull’Africa i giornali hanno parlato di traffici di
droga. Per l’Africa sono stati votati dai politici degli anni '80 dei finanziamenti pubblici simili
a quelli del film. Infine la storia dei deportati dei lager di Praga: l’ipotesi
che qualcuno dei filo-nazisti abbia preso il loro posto è fantascientifica, mentre il professor Canevari che conservava le foto dei deportati potrebbe far pensare a Veltroni.
giovedì 16 dicembre 2010
sabato 11 dicembre 2010
I cambiamenti climatici? Forse non ci sono mai stati
Che il clima non sia del tutto cambiato l’ho potuto appurare
osservando le onde di Rossby. Oltre all’Effetto Serra, nei forum meteorologici
tanto in voga si parla molto di questo fenomeno noto in fisica, genericamente,
come “Moto delle onde”. L’Effetto Serra a mio avviso, se pure fosse credibile
quando afferma che la cappa di calore dei 'gas serra' farà aumentare la
temperatura di 2 gradi, non convince nel cercare di spiegare la formazione
delle piogge. Il clima infatti è mosso soprattutto dalla forza che genera le
Onde di Rossby. Nei forum si parla molto di Riscaldamenti della Stratosfera. A
mio avviso sarebbero l’elemento che permette alle correnti fredde del polo di
dirigersi verso sud accumulando ulteriore forza. In seguito, la loro ondulazione
viene provocata dalla forza di trascinamento di Coriolis, ovvero il moto
naturale del globo terrestre. Perché dunque il clima non cambierebbe? Per il
fatto che, confrontando alcune annate, partendo dal momento in cui le correnti
scendono di più verso sud (e ciò si verifica sempre a Natale), si nota come le
situazioni meteorologiche si ripetono ciclicamente e, guardando in parallelo, proprio negli
stessi giorni. Ma occorre precisare che ciò avviene solo se l’affondo iniziale di fine dicembre è stato simile. Il mio confronto ha dimostrato che il clima del 2010 ha seguito per un 40% le orme del 1900.
mercoledì 1 dicembre 2010
La Piovra 9: il patto tra la Mafia siciliana e un politico della Democrazia Cristiana?
La piovra 9 narra la seconda tappa del viaggio negli anni ‘50 o se vogliamo nell'Ade.
Il capitano Arcuti torna a combattere la mafia incontrando un barone Altamura
cambiato, poiché ha accettato di far entrare i mafiosi nel suo palazzo.
Subentra la lussuria, con il rapporto tra il barone e sua cugina. Moriranno
entrambi, mentre Santino Rocchi che ora è Turi diventa boss della Mafia
sbaragliando e uccidendo gli avversari. A quest’ultimo serve un appoggio in
politica e pare lo trovi in un uomo timido del “pugno”. Un riferimento, questo, che se il film fosse realmente un romanzo sugli anni '50 potrebbe essere riconducibile al "pugno di ferro" di Mario Scelba della Democrazia Cristiana. Dal suo canto Arcuti assapora
solo un attimo l’amore per la moglie di Altamura, perché muore volendo proseguire nelle
indagini. Continua qui la visione spettrale dell’autore che disegna dei
personaggi da inferno dantesco, si pensi al francese che muore allungandosi e vedendosi respinto come il superbo Filippo Argenti da Virgilio, oppure costruisce i caratteri ispirandosi a film come “L’avvocato del
diavolo" nella visione discutibile del colonnello dei Carabinieri Valente. Prevale in
questo film un'interpretazione cruda della realtà e della stessa morte.
domenica 28 novembre 2010
La Piovra 8: la mafia di Navarra e il progetto del Principe di Giardinelli?
La piovra 8 fa precipitare alcuni personaggi in una nuova
vita indietro nel tempo. Qui nel 1950 i duellanti sono il barone Francesco Altamura
e Pietro Favignana, il quale sbarazzatosi del boss don Albanese convince il
barone, a seguito del tradimento della moglie, a far entrare la mafia nel suo
progetto di edificazione in Sicilia sullo stile americano. Favignana per questo
ha anche fatto rapire il figlio di Altamura che viene salvato dal
vicecommissario Breda, ora diventato il capitano Arcuti. Questi però perde la
lotta con la mafia proprio per la sua vicenda amorosa con la moglie del barone.
La vicenda sembra un viaggio nell’Ade come nell’Eneide di Virgilio, qui però
sullo sfondo delle rovine greche. La luce bianca sui volti di questo film fa
pensare infatti al film “The others” sulla vita oltre la morte. I volti sono
allungati come le figure di Munch, pittore dell’angoscia. Il barone Altamura e
il suo progetto edile sembrano ciò che rappresentò per la Sicilia il principe di
Giardinelli. Anche don Albanese mostra somiglianze con il mafioso dell’epoca
Michele Navarra. Su Pietro Favignana infine si può pensare che possa
rappresentare il boss Luciano Liggio come lo ha visto il regista del film “Placido
Rizzotto”.
sabato 6 novembre 2010
La Piovra 5: il traffico armi-droga con l'Africa e la mediazione di Rosario Spatola?
La piovra 5 vede il complicato scenario della mafia divisa
tra la dinastia dei baroni Linori, che pulivano dal 1970 il denaro della mafia nell'edilizia, e l’ascesa del corrotto dirigente Corvo,
preferito dalla Cupola. La faida porta a tante vittime, mentre il traffico più
ambito è quello che da Espinosa porta all’Africa e allo scambio rifiuti-armi/droga.
Il più astuto nella guerra mafiosa è Tano, ma la giustizia con il suo paladino Licata riesce a fermare le iniziative illecite del "cattivo" con l’Africa. La famiglia Linori ricalca nella realtà l’attività
mafiosa di Rosario Spatola divisa tra Italia e Stati Uniti. Il traffico di
rifiuti tossici porta la mente alla morte tragica della giornalista Ilaria Alpi, la quale poco tempo più tardi provò a raccontare proprio questa storia vera. Tra gli altri
personaggi Annibale Corvo percorre con leggero anticipo la tragica vicenda di
Salvo Lima, ma anche nella giustizia vi sono personaggi importanti: Davide
Licata, che prende il posto di Cattani, sembra una controfigura del giudice
Borsellino, al pari di Cattani con il giudice Falcone.
sabato 30 ottobre 2010
Incidente choc in video su internet, ma è mistero.
martedì 26 ottobre 2010
La Piovra 2: Loggia P2 e omicidio Pecorelli?
La piovra 2 è il film della lotta politica e armata tra
servizi segreti deviati, mafia e legalità. Una guerra mai raccontata che vede da
una parte una specie di Loggia P2, e dall’altra la mafia siciliana e americana,
la quale non accetta i ricatti dei politici corrotti. Cattani e i giudici
onesti si sono ritrovati in mezzo a questa battaglia finendo col perdere molti
uomini, ma scoprendo i nomi della loggia “Itala”. In questo film sono possibili
parallelismi tra il personaggio Marilli, ucciso per il suo doppio gioco, con la vera storia di Pecorelli,
giornalista di OP iscritto alla P2. Facile anche accostare la
Loggia della finzione “Itala” con la P2 stessa, mentre il banchiere Sorbi che si muove
nei salotti politici sembra voler ricordare Roberto Calvi dell’Ambrosiano.
Impressionante la somiglianza tra l’attore che impersona il giudice Bordonaro
con il realmente esistito giudice Gaetano Costa, entrambi muoiono per mano
della mafia. Altero, il vicecommissario che nel film collabora con il giudice Bordonaro, ricorda per molti aspetti il capo della squadra mobile che effettivamente fu alle dipendenze di Costa, Boris Giuliano, ucciso dalla mafia a Palermo nel luglio del 1979. Spicca infine la figura di Cannito, uomo dei servizi segreti
deviati che si suicida. L’unica storia vera che gli si può accostare è quella
del colonnello Massimo Pugliese, accusato per traffico di armi e droga dal
giudice Palermo e poi assolto. Ma molti sospetti inducono a pensare che dietro Cannito si nasconda l'insospettabile Gianadelio Maletti, capo del reparto D del controspionaggio.
Casi giudiziari irrisolti dietro la prima "Piovra"?
Cosa si nasconde dietro le vicende dei primi episodi della "Piovra"? Chi è il commissario Cattani? E Tano Cariddi? Nell'articolo precedente abbiamo provato a rispondere a questo quesito spinti dalle polemiche politiche che, incredibilmente, tiravano in ballo questo film, o comunque citavano quella parola, la piovra appunto, che quasi mai viene accostata ai fatti cruenti, quelli veri, della Mafia. Che cos'è dunque la Piovra? E' il film della Cupola, che parla del vero centro del potere, inteso come potere economico illegale, ma anche politico e finanziario? Potrebbe essere così, del resto uno degli stessi protagonisti del film, Espinosa, il mafioso di Ascona, uno dei capi di una sorta di mafia internazionale, descrive proprio così il potere: è la capacità di unire criminalità, politica e finanza. Sì, ma c'è dell'altro. La prima Piovra, quella delle prime quattro serie, andata in onda tra l'84 e l'89, sembrerebbe essere incentrata su alcuni fatti gravi della storia d'Italia che tuttora non sono stati ben definiti dalle inchieste della Magistratura. Un campionario di schifezze all'italiana che emergerebbe molto meglio a distanza di anni, quando alcuni di questi fatti, descritti dal film della Rai, sono poi emersi anche nelle cronache dei giornali e delle tv. Vogliamo pertanto analizzare il film, dopo averlo rivisto recentemente, attribuendo ad ogni serie una titolazione più appropriata, che è frutto di una personale nostra analisi. La serie uno, dell'84 avrebbe quale tema principale: la Mafia siciliana e le inchieste di Falcone sulle banche. La serie due, dell'86, riguarderebbe le vicende della Loggia P2 e dell'omicidio Pecorelli. La serie tre, dell'87, sarebbe incentrata, secondo noi, sul crac della Banca Privata Italiana e sul traffico di armi di Alì Agca. La serie quattro, dell'89, riguarderebbe invece i rapporti tra Mafia, Politica, Pippo Calò, Tangenti milanesi, e traffico internazionale di rifiuti nucleari. Molto più complesse risultano invece le serie successive, in quanto fuoriescono dai fatti che siamo abituati a conoscere dai quotidiani. Analizzeremo una per una le serie della prima Piovra. E poi anche quelle successive, fino alla Piovra 10.
mercoledì 13 ottobre 2010
Bin Laden: i Talebani gli avevano tagliato le linee telefoniche...
Quello che per gli italiani era il “nemico invisibile” prima dell’11 settembre 2001 pare fosse un pericolo circoscritto. Talmente poco legato ai governi islamici, Talebani compresi, che questi ultimi avevano tagliato le linee telefoniche al “Signore del terrore” e si preparavano a sbarazzarsi di quell’ “ingombrante miliardario-terrorista”. Bin Laden aveva fatto proseliti, ma non al punto da potersi permettere di combattere una guerra, per giunta da solo, contro gli Stati Uniti. Questo appare certo dall’articolo che Repubblica pubblicò il 14 febbraio 1999. Dunque il ricercato numero uno dalla Cia stava fuggendo in quel periodo, ma dove? Forse in Iraq si disse. E le sue tracce si perdettero in questo momento, probabilmente, quando sembrava che la cattura fosse imminente. In un articolo antecedente di Repubblica, del 18 agosto 1998, veniva riportata la descrizione del Sunday Times del rifugio di Bin Laden sulle montagne rocciose dell’Afghanistan. Un trilocale con una stanza dotata di due letti, scomodi materassi e coperte di lana. Ecco dunque il suo quartier generale, visto forse via satellite, ma tutto questo accadeva ben prima dell’attentato alle Torri Gemelle di New York. Eppure la sensazione è che le fonti di stampa del dopo-attentato abbiano cercato di replicare queste informazioni nel momento in cui gli Usa cercavano di dare una risposta, anche sul piano militare, al terrorismo. Chi e perché ha portato gli Usa e l’Italia nel posto sbagliato?
martedì 12 ottobre 2010
Bin Laden profetizzava l'11 settembre 2001... nel 1998 su Repubblica
domenica 10 ottobre 2010
La Piovra X: fantasia, realtà o tragiche coincidenze?
Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, rilasciate a Olbia il 28 novembre 2009, in cui l’ex premier parlava del film La Piovra, lasciano perplessi. Berlusconi disse di voler trovare l’autore del film poiché questo film faceva fare una pessima figura al paese. Eppure La Piovra non è mai sembrato un film vero. Ho seguito tutta la serie da quando avevo 11 anni e l’ho sempre vista come una fiaba. Se fosse stata quella la vera Mafia gli autori e i quotidiani lo avrebbero sottolineato. Quindi solo il cavaliere ha visto in questo film qualcosa di pericoloso. Cosa? Rivedendo la decima e ultima serie emerge una vaga somiglianza tra Berlusconi e il “cattivo” Tano Cariddi. Egli è depositario dei segreti della Mafia, vuole usare le leggi della politica a suo favore ed è fuggito in un castello alle falde dell’Etna. La mafia nel 2001, quando esce il film, poco prima dell’attentato alle Torri Gemelle, è diventata un’Associazione Culturale simile a una setta di cui Tano è leader e si riunisce in uno splendido palazzo. Tano e la mafia nella finzione rimangono sconfitti. Ma l’impressione è che questi personaggi siano più reali di quanto io ho sempre pensato e si muovono sullo sfondo del vero duplice attentato a Falcone e Borsellino.
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