sabato 31 ottobre 2015

Le riforme politiche del signor Ratto Trabucco


Un signore di Chiavari, in provincia di Genova, negli ultimi due anni ha sommerso il Senato con le sue proposte di riforma. Si chiama Fabio Ratto Trabucco. Ha presentato 507 petizioni, un terzo di tutte quelle dell'attuale legislatura, che sono state 1501. L'articolo 50 della Costituzione permette a chiunque di inviare un numero illimitato di petizioni, così questo signore di Chiavari ha ingaggiato un testa a testa con un altro cittadino, Francesco Di Pasquale di Cancello ed Arnone (Caserta), per il primato nella formulazione di proposte per migliorare l'Italia. Il signor Di Pasquale si è fermato a "sole" 384 petizioni. Al terzo posto si è piazzato Salvatore Acanfora di Bari, con 128 petizioni. Gli argomenti sono stati i più svariati: dalla salvaguardia della canzone napoletana, alla depenalizzazione dell'eutanasia, alla liberazione dei marò Girone e Latorre e all'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. Quest'ultima richiesta è stata elaborata dal sottoscritto, e risulta che sia stata discussa il 24 settembre 2015. L'esito del dibattito resta tuttora ignoto.

venerdì 16 ottobre 2015

Su Novara le oscure ombre della Regio Insubrica


Un ente pubblico a metà tra Svizzera e Italia, che unisce l'Unione Europea e uno Stato che ne ha sempre voluto rimanere estraneo. Si chiama Regio Insubrica e secondo quanto si legge tra Wikipedia e il suo sito web è una comunità di lavoro nata nel 1995, che punta alla promozione del territorio al confine tra Italia e Svizzera. Idee molto valide, se non fosse che questo ente con sede nella ticinese Mezzana ha un suo bilancio economico e prevede un travaso di soldi da una dogana all'altra. E l'esportazione di valuta è sempre stato un reato molto grave. Se poi a portare a Lugano gli euro sono le province italiane di Como, Lecco, Varese, Verbania (VCO) e Novara la cosa si fa seria. Il 25 settembre 2015 nelle news della tv svizzera il presidente del Consiglio di Stato elvetico, Norman Gobbi, lanciando uno sguardo torvo verso un distratto Roberto Maroni, tuonava verso gli italiani: "Voglio i vostri soldi, oppure mi dimetto!" Mancano all'appello alcune centinaia di migliaia di euro nel bilancio della cosiddetta Regio. Tra i membri di questo ente italo-svizzero c'è anche il segretario provinciale di Novara del Partito Democratico, Matteo Besozzi, che dal 2014 è presidente della Provincia di Novara. Ciò che manca sono le notizie di questa Regio, sia sui libri di Geografia delle scuole medie, sia nelle notizie locali italiane. Non saranno mica soldi fantasma?

giovedì 8 ottobre 2015

L'11 settembre di John Carta al World Trade Center


Esattamente vent'anni prima del terribile attentato di Al Qaeda, l'11 settembre del 1981 un italo-americano conquistò le prime pagine dei giornali americani. John Carta, all'epoca 35enne, fu il primo uomo a violare il World Trade Center, paracadutandosi da un aereo e atterrando illeso sul tetto della torre sud. La polizia lo arrestò mentre si accingeva a scendere dall'ultimo piano e lo rilasciò multandolo di 50 dollari. Era di Alghero, ma a 12 anni era emigrato negli Usa e si era guadagnato la croce di guerra come volontario in Vietnam. Morì nel 1990, per un banale errore del pilota durante un'esibizione di aerei della seconda guerra mondiale. La sua biografia viene ampiamente narrata su Wikipedia. E' un italiano famoso, come noto è in Italia e negli Usa il suo gesto. Anche altri avventurieri avevano sfidato la forza di gravità e la polizia gettandosi con il paracadute dalle due torri, ma John Carta li superò tutti arrivando su Manhattan con tanto di aereo. Come mai allora quella prima pagina del New York Times è stata dimenticata nelle varie ricostruzioni dell'attentato di Al Qaeda, quando dei paracadute avrebbero potuto salvare migliaia di vite umane? John Carta potrebbe aver ispirato i mandanti della strage, offrendo loro un obiettivo simbolico per conquistare di nuovo la fama negli Usa e all'estero.