domenica 29 gennaio 2017

“Campi di addestramento neofascisti a Todi? Pura fantasia”

Il palazzo al centro della foto è quello in cui abitava nel 1977 la signora Slagorska Berardi

La Berardi parlò di un campo di addestramento neofascista a Todi, sotto la copertura del tiro a volo. A me fa venire in mente un campo di addestramento di Gladio, ma che io sappia era in Sardegna. Che ne pensa? < Ti posso assicurare che la Berardi ha agito dicendo il falso, dalla traduzione appare chiaro che non dorme, sente rumori e visioni che sono frutto della sua fantasia, di una mente malata per l'età. Nel nostro territorio vi erano alcuni campi di tiro al piattello, non sono mai esistiti campi di tiro per addestrare dei fascisti. Il nostro territorio è densamente popolato ed è impossibile fare esercitazioni segrete. Di vero c’è senz’altro il fatto che i servizi segreti cecoslovacchi hanno preso per vero ciò che lei aveva segnalato.>
Però, signor Ceccobelli, non credo che una persona di 70 anni possa essere definita anziana. Potrebbe benissimo sporgere una denuncia senza essere presa per pazza. Da quello che ho letto io, nei documenti non si evince affatto che la Berardi fosse pazza, né che fosse rimbambita. Semmai che dopo la morte del marito era un po' ansiosa <Giusto, forse la Berardi era animata da cattiveria politica. E' una possibile ipotesi per quei tempi>.


Il resto dell'intervista è presente nel libro: "L'indagine impossibile"

sabato 28 gennaio 2017

Scilipoti: “In Italia piogge provocate da militari”


Domenico Scilipoti continua a far parlare di sé, questa volta denunciando il governo degli Stati Uniti di modificare artificialmente il clima. E’ sostanzialmente questo il contenuto di un’interrogazione parlamentare del 27 marzo 2014, che si scopre solo oggi grazie a un documento pubblicato il 22 gennaio 2017 sul sito del Senato. Il politico di Forza Italia, noto per i suoi interventi anticonformisti, più volte indagato nel recente passato, nel suo intervento dimostra di possedere conoscenze molto approfondite su alcuni esperimenti militari sul clima. Nell’interrogazione denuncia che Haarp, la stazione statunitense con sede in Alaska, che secondo la tesi ufficiale effettuerebbe esperimenti sulla Ionosfera, starebbe in realtà portando avanti ricerche sul clima insieme all’Italia. Ricerche che sarebbero pericolose per l’ambiente e per la salute delle persone, al punto da provocare un incremento delle malattie degenerative come l’Alzheimer tra la popolazione.

mercoledì 18 gennaio 2017

Terremoti artificiali? Ecco dove avvennero


Nel centro Italia si susseguono i terremoti, probabilmente naturali. Di certo nel passato ve ne furono, però, altri provocati artificialmente. Come ad esempio quello che avvenne nel 1960 nella zona di Intra. Scienziati italiani ed esteri fecero esplodere, in occasione dell'anno geofisico, considerevoli quantitativi di tritolo nel monte Bavarione, a quota 1100 metri sul livello del mare. Se si va a prendere la cartina, non si può non constatare che con il monte Bavarione siamo esattamente nella zona dell'Alpe Archia di Trarego Viggiona, la stessa di cui si parlò nel 1996 per la denuncia del consigliere provinciale Diego Caretti. 
La data esatta dell'esperimento fu il 26 settembre 1960. La prova ce la fornisce un articolo del 27 settembre 1960 del quotidiano La Stampa.

mercoledì 11 gennaio 2017

Ceccobelli: “Il mio incubo per colpa di una spia”

Il palazzo di Fratta Todina in cui abitava nel 1977 la signora Barbara Slagorska Berardi

“Tutto si è verificato per colpa della spia cecoslovacca Berardi, la quale era a conoscenza che io avrei intrapreso un viaggio turistico in Russia. La mia attività politica di allora consisteva nella carica di Consigliere Comunale nel mio piccolo Comune e segretario della locale sezione della D.C. Conoscevo la signora Berardi, (persona molto anziana, deceduta a distanza di circa un anno dalla vicenda) particolarmente gentile nei miei confronti ogni volta che si recava presso l'ufficio Postale del nostro Comune, dove io ero impiegato. La segnalazione arrivò alle autorità di Praga quando ero già in territorio Polacco e alla frontiera di Brest dopo controlli “eccezionali” ci fu negato l'ingresso in Russia (...)"
Luigi Ceccobelli


Il resto della lettera è presente nel libro: "L'indagine impossibile".

I sovietici: “In Umbria c’è un paese neofascista”

Al centro della foto, in lontananza, la pianura su cui sorge il comune di Fratta Todina (PG)

Vi piacciono le favole? Ve ne racconto una. C’era una volta in Umbria, nel 1977, un paesino interamente neofascista, dal quale un gruppo di giovani, un bel giorno, decise di partire per i paesi del Patto di Varsavia per compiere un attentato. Questa storia la raccontò sul serio una donna, di origine ceca, che all’epoca aveva 70 anni e viveva a Fratta Todina. Il paese neofascista sarebbe questo, nella provincia di Perugia. La donna si chiamava Barbara Slagorska Berardi. La sua storia occupa una buona parte del dossier messo insieme dai servizi segreti cecoslovacchi sul terrorismo italiano. Tutto nacque da una lettera che questa Berardi inviò ad un politico del partito comunista di Praga, un certo Indri, per avvertirlo di un imminente attentato che stava per essere progettato contro i paesi socialisti. Avrebbe udito di un viaggio che dei giovani erano in procinto di compiere in vari paesi dell’est europeo, nel corso del quale avrebbero trasportato a bordo della loro auto, in un doppio fondo del bagagliaio, armi ed esplosivi per un attentato. Da un incontro tra una spia dell'Stb e la Berardi sarebbe emerso il nome di uno dei principali protagonisti di quel viaggio: un certo Ceccobelli.

sabato 7 gennaio 2017

Lo Stato fascista in eterno dissesto


Raffaele Marra, il dirigente del comune di Roma indagato dalla magistratura, del quale si leggono sui giornali fiumi di parole, fu uno dei tanti dirigenti dell’Unione Nazionale Incremento Razze Equine (Unire). Anche questa non è una notizia. E’ stato detto ed è stato scritto. Noi vi sveliamo il motivo per cui Marra fu chiamato ai vertici di quell’istituzione. Lo si intuisce spulciando le carte della Corte dei Conti. Nel 2006 venne redatta una relazione allarmante sullo stato dell’Unire, il quale risultava in perenne dissesto economico, eternamente commissariato e recalcitrante a una normalizzazione. Marra probabilmente fu uno dei tanti dirigenti che non riuscirono a sistemare i conti dell’ente. Ma che cos’è questo Unire? Secondo la ricostruzione della Corte dei Conti si tratta di un ente nato per Regio Decreto nel lontanissimo 24 maggio 1932, in pieno regime fascista, “con il compito di coordinare e disciplinare l’attività degli enti ippici”. L’Unire secondo i dati del 2005 presentava un disavanzo di 9 milioni e mezzo di euro. Ma l’elemento più grave che i magistrati della Corte dei Conti sottolineavano al Parlamento era il fatto che l’ente non riusciva a dotarsi di un’organizzazione efficiente.