sabato 23 maggio 2015

L'Isis come Ulisse: rispolvera il cavallo di Troia


Secondo il magazine israeliano Walla, i terroristi dell'Isis (o Isil) sono entrati in questi giorni nella città irachena di Ramadi usando l'inganno. Decine di veicoli blindati hanno marciato nella città con le insegne della polizia irachena. L'esercito della coalizione internazionale non ha avuto il tempo di rendersi conto di ciò che accadeva. Una volta dentro la città, essendo stati tratti in inganno anche tutti gli abitanti, sei kamikaze hanno fatto esplodere delle autobombe provocando un "effetto orribile". L'esercito iracheno è fuggito, mentre i miliziani dell'Isis hanno esposto le loro bandiere sugli uffici governativi. Secondo Walla, questa guerra scaturisce dalla rivalità storica all'interno della religione islamica tra i sunniti (l'Isis) e gli sciiti, di conseguenza si rischia un allargamento del conflitto ad Arabia Saudita (sunnita) e Iran (sciita). 

Israele e l'Isis alleati contro il governo di al-Assad?


La questione dei terroristi dell'Isis che vengono curati negli ospedali di Israele viene riportata su molti mass media del mondo. Sembra che persino il leader al-Baghdadi sia morto in un ospedale israeliano. Secondo David Blair dell'inglese Telegraph gli israeliani non agiscono solo con scopi umanitari. Il loro obiettivo è che la guerra continui contro il governo siriano di al-Assad, lasciando fuori dal conflitto il territorio di Israele, e soprattutto i territori siriani occupati nel 1967 con la guerra dei sei giorni. E' qui infatti, sulle alture del Golan, che gli ospadeli si affollano di soldati e bambini dell'Isis terribilmente sfigurati, che commuovono i medici israeliani. Ma questa amicizia desta molti sospetti in chi vuole combattere lo Stato Islamico senza porsi molti scrupoli. 

giovedì 21 maggio 2015

Aumentano i contatti tra l'Isis e Israele


Mentre i mass media italiani annunciano le nuove conquiste dell'Isis a Palmira, sono sempre più frequenti i contatti tra l'Isis e Israele. Lo afferma la tv siriana la quale scrive sul suo sito che centinaia di soldati del Califfato, denominati sempre terroristi, sono stati portati negli ospedali di Poriya, nei territori occupati, dopo che erano stati feriti. I siriani hanno acquisito queste informazioni dal sito israeliano "Walla". Secondo il governo di al-Assad i soldati dell'Isis che sono stati portati in Israele sono ormai 1600. Si tratta peraltro - dicono - solo di una delle forme di supporto che Israele sta attuando, all'interno del territorio siriano, per sostenere il Califfato.