martedì 22 febbraio 2011
La Libia, Gheddafi e la verità sul caso Ustica?
lunedì 21 febbraio 2011
Un milione di dischi in meno per il vincitore di Sanremo 2011...
In soli 6 giorni la canzone vincitrice del festival di
Sanremo 2011 “Chiamami ancora amore” ha fatto registrare 900mila visite. E’
evidente che questo andazzo può significare solo una cosa per il cantautore:
un crollo verticale delle vendite dei
dischi. Ma con internet e la tecnologia scaricare musica è talmente facile che
chi guadagna lo fa, non tanto con le vendite dei dischi, ma con i grandi
accordi che i padroni della rete stringono con la Siae. Il sistema è talmente
poco democratico che i musicisti, al seguito di un noto attore comico, una volta
mi confidarono di non riuscire a incidere da soli perché le case discografiche
non si mettevano più, già allora, a spendere soldi per incidere le canzoni dei
giovani emergenti. Questo sempre perché la musica ormai viene scaricata
gratuitamente.
martedì 15 febbraio 2011
La Piovra 1: le indagini del giudice Falcone sulle banche?
La piovra uno, film del 1984, è la storia di un commissario
di Polizia, Corrado Cattani, il quale viene mandato in Sicilia a indagare sulla
morte di un suo collega e scopre i traffici mafiosi sulla droga di alcuni
personaggi dell’isola legati ai politici di Roma e ai servizi segreti. La
vicenda si risolve grazie a un’indagine sulle banche di Cosa Nostra, ma ruota
anche attorno all’amore di Cattani per una ex drogata, la figlia della contessa
Pecci-Scialoia, che lo introduce nella
Mafia della Sicilia, e termina con la sua fuga dall’isola dopo la vendetta
della mafia su sua figlia. L’autore non ha sviluppato un film educativo su un
fatto ben preciso, ma racconta una storia in cui si intravedono dei fatti e
personaggi veri. Cattani per certi versi è il magistrato Falcone, quando indaga
sulle banche della Mafia, per alcune debolezze è invece più vicino ai discussi commissari
di polizia Nicola Scirè o soprattutto Bruno Contrada, numero tre del Sisde, che collaborò con Falcone nelle indagini sulla connection droga-edilizia di Rosario Spatola, ma venne poi indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Sante Cirinnà ricorda Gaetano Cinà, ma anche il meno noto Attilio Andreini, concessionario di Lambrette che smerciava eroina e denaro sporco, mentre Ravanusa e
Terrasini seguono strade simili a quelle reali di Giuseppe Modesto e Angelo
Siino. Leo De Maria solo per somiglianza lo accosterei al povero agente della
mobile di Palermo Calogero Zucchetto. Ci sono poi due strani personaggi: uno è
il faccendiere Laudeo, che nel seguito della serie sembra sempre più vicino
alla vita di Michele Sindona, l’altro è il giornalista Santamaria, il quale
impersona un giornalismo scorretto e non necessariamente dalla parte della
giustizia.
La Piovra 3: Dietro la Banca Antinari si nasconde la Banca Privata Italiana?
La piovra 3 ruota attorno alla storia di una banca, la
Antinari di Milano, che è nei guai e per salvarsi cerca accordi con i
trafficanti turchi di armi che trattano per conto della Mafia. Nella vicenda si
inserisce un personaggio chiave anche in seguito, il mafioso Tano Cariddi, il
quale però dopo aver ucciso il cattivo Dino Alessi, direttore della Antinari il quale a sua volta aveva freddato il presidente Carlo Antinari che non voleva sottostare a quel gioco sporco, viene fermato nell’operazione di smercio delle armi dal commissario
Cattani. E’ molto difficile dire a quale banca sia accostabile la Antinari.
Sommando tanti fattori la più vicina a questa storia è quella della Banca
Privata Italiana di Michele Sindona. Dino Alessi sarebbe Pier Sandro Magnoni il
direttore condannato per la morte di Sindona. Carlo Antinari per quel tentativo
di opporsi al traffico di armi può ricordare l’avvocato Ambrosoli morto per
mano di un americano mentre curava il lungo fallimento della banca. Giulia
Antinari è un personaggio che anche nel film “Cento giorni a Palermo” impersona
l’amante del protagonista buono. La piccola Greta Antinari offre uno spunto che
riguarda Emanuela Orlandi: entrambe vengono rapite con una BMW del medesimo
tipo. Il trafficante turco Yfter ricorda molto l’attentatore del papa Alì Agca. Infine Nicola Antinari, il padre padrone della banca Antinari: mi fa venire in mente il ruolo che ebbe Enrico Cuccia.
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