giovedì 20 dicembre 2012

La Piovra 4, l'arresto di Pippo Calò e il traffico di scorie radioattive?


La piovra 4 è un film complesso che si divide in due parti: la storia che io definisco paranormale di Frolo, un uomo che ha ucciso per vendetta e che ha perso la famiglia in un agguato di Mafia, e la storia della stessa Mafia che prosegue con Tano Cariddi, il quale convince la Cupola a investire tramite il politico Salimbeni 5mila miliardi nella finanza del nord, prima nella banca Antinari poi nelle Assicurazioni Internazionali di Filippo Rasi; quindi anche nel traffico di scorie radioattive di Espinosa. E’ questo mafioso internazionale che ordina alla fine dalla Svizzera la morte di Cattani. Nella realtà la storia del Puparo appare simile a quella di Pippo Calò, mentre un bel rebus sono sia Tano, sia il senatore corrotto Salimbeni. Quest’ultimo assomiglia, riguardo a quella legislatura, solo a Francesco Parisi della DC. Tano vive in una villa simile e nella stessa zona della villa Campari di Berlusconi, sul lago Maggiore, ma potrebbe trattarsi solo di un sosia del cavaliere. La Banca Antinari che finanzia la mafia sembra sempre più la banca di Magnoni il quale poi finirà nella futura banca fallimentare Lehman Brothers. Una storia nella storia è quella dei rifiuti radioattivi, sui quali molto è stato scritto a seguito del referendum sul Nucleare. Le scorie legali però non sono mai state smaltite del tutto, e l’Ente che doveva lavorare per il governo a questo progetto, l'Enea, è finita sotto processo nel 2007 per traffici illeciti della Mafia di queste scorie.



lunedì 17 dicembre 2012

Il giallo di Catania-Roma 1-1 della Serie A 2011-12


Giallo su Catania-Roma? La gara di Serie A 2011-12 era finita ufficialmente 1-1. Venne sospesa dall'arbitro a causa del campo impraticabile al 65', quando il risultato era sull'1-1 per i gol di Legrottaglie (C) al 24' e di De Rossi (R) al 27'. La Lega fece recuperare in questo caso solo i 25 minuti mancanti, partendo dal risultato di 1-1. I due allenatori sembra siano stati attenti a non fare più sostituzioni del consentito, sommando evidentemente i due spezzoni di partita. Ma le cose sarebbero dovute andare così? C'è più di un dubbio. Secondo il più recente regolamento del Calcio, del 2011, disponibile sul sito dell'Aia, a pagina 90 viene anche scritto che in caso di sospensione definitiva di una gara questa va "rigiocata" a meno che la competizione non preveda diversamente. E così non era nel 1990 quando a San Siro la partita di Serie A Milan-Verona del 3 gennaio venne sospesa per nebbia al 28' minuto sullo 0-0. Nelle interviste del dopo-gara il presidente Silvio Berlusconi parlò chiaramente di necessità di "rigiocare" la partita. Che infatti venne disputata il 7 febbraio del 1990 e finì 0-0. La sfortuna della Lega vuole che nel tabellino di questo recupero, a riprova del fatto che ripartì dal primo minuto, compaia l'ammonizione a Sotomayor del Verona al 20', mentre l'altra gara era stata interrotta appunto al 28'. Un'altra interruzione per  nebbia si era avuta nel 1966, stagione 1965-66. La partita Milan-Lazio venne addirittura ripetuta tre volte. La prima del 23 gennaio 1966 venne sospesa sullo 0-0 al 54'. Al secondo tentativo, il 2 febbraio, fu sospesa al 70' dall'arbitro Varazzani sul 2-0 per il Milan, con autogol di Dotti al 6' e rete di Lodetti al 52', per le vibranti proteste di Governato, della Lazio, il quale chiese più volte all'arbitro il controllo della visibilità. La beffa fu che nel recupero del 9 marzo la Lazio vinse a Milano 2-0 con gol proprio di Governato al 25' e di D'Amato al 51'. Complessivamente furono giocati, per finire Milan-Lazio, 214 minuti.

Leggi anche:
1) La FIGC cambia le regole: http://e-cronaca.blogspot.it/2014/02/recuperi-delle-partite-di-calcio-la.html
2) Le partite della serie B 2011-12: http://e-cronaca.blogspot.it/2012/12/quelle-partite-di-serie-b-che-andavano.html

domenica 16 dicembre 2012

Quelle partite di Serie B che andavano "rigiocate"


Un clamoroso errore sembra venga commesso da almeno due stagioni nel mondo del calcio. Il precedente che fa tremare la Serie B è quello del 1984-85. La partita Parma-Bari quella volta si disputò regolarmente fino all'86'. Il Parma era in vantaggio per 3-0 e sembrava fatta, ma l'arbitro vista la nebbia e pensando fossero già trascorsi i 90' minuti chiuse la gara. L'errore costò la vittoria ai parmensi che furono costretti a rigiocare la partita partendo dallo 0-0. Finì poi 1-0 sempre per il Parma con gol di Facchini all'82'. Andando a consultare il Regolamento del Gioco del Calcio più aggiornato, disponibile sul sito dell'Aia, si scopre infatti che a pagina 90 di questo Regolamento datato 2011 viene scritto questo: che le partite sospese definitivamente vanno "rigiocate" a meno che la competizione non preveda diversamente. Eppure nella serie B 2012-13 sono già un paio le partite sospese per nebbia che secondo la Lega non ripartiranno dallo 0-0 e dal primo minuto, bensì proseguiranno dal risultato e dal minuto della sospensione. Nell'elenco vi sono le gare del 2012-13 Varese-Grosseto, sospesa sul 3-0 all'81', Cittadella-Verona sospesa sul 2-1 all'82' (questi ultimi 8 minuti sono già stati recuperati l'11 dicembre 2012 e il risultato è rimasto di 2-1). Un'occhiata particolare andrebbe poi data a quella del 2011-12 Pescara-Livorno 0-2, sospesa per la morte di Morosini e "proseguita" nel maggio successivo. In quest'ultima si noterebbe una curiosità: Dionisi, il giocatore autore del primo gol del Livorno nella prima parte di gara, in cui partiva titolare, nella frazione del recupero lo si trova in panchina, per poi vederlo "rientrare" in campo come in altri sport al 35' al posto di Schiattarella.

Leggi anche:
1) Il giallo di Catania-Roma: http://e-cronaca.blogspot.it/2012/12/il-giallo-di-catania-roma-1-1-del-2011.html
2) La FIGC cambia le regole: http://e-cronaca.blogspot.it/2014/02/recuperi-delle-partite-di-calcio-la.html



venerdì 7 dicembre 2012

Fiumi di riaccrediti a Milano: quando l'azienda non lavora più per il cliente


Un doppio atto vandalico anonimo contro la mia auto nel 2008 mi ha allarmato sugli ambienti in cui ero involontariamente finito. Un’agenzia del lavoro a Milano dopo aver letto il mio Cv mi aveva mandato a lavorare nelle telecomunicazioni, dove pur spiegando la mia deformazione professionale giornalistica venni assunto nel settembre 2007 per lavorare alla comunicazione con la clientela di una importante ditta poi rivelatasi poco onesta. Mi accorsi presto infatti che sulle schede vi erano due nominativi, uno “dormiente” che era proprietario, l’altro che si sovrapponeva tramite questa azienda. Entrambi potevano telefonare a questa ditta appaltatrice dei contatti con la clientela. Mi insospettii e i team leader si innervosirono, trattandomi con poco riguardo. Venni quindi dirottato nell’azienda principale e mi accorsi che il lavoro consisteva nel gestire dei reclami che avevano sempre le stesse caratteristiche e per i quali andavano riaccreditati tutti i costi. Anche qui mi scontrai con i dirigenti poiché ingenuamente avrei voluto risolvere quei problemi che invece mi stavano garantendo uno stipendio. Cambiare azienda a quel punto significò essere assunti sempre da società con caratteristiche simili. Lavorai in quel periodo sia nella telefonia, in altre aziende, dove vidi ancora riaccrediti per dei reclami che avevano permesso, non solo la mia assunzione, ma la stessa esistenza di una azienda esterna che gestiva questo lavoro, sia nell’energia elettrica, dove un’azienda al primo piano gestiva i clienti dell’energia per conto terzi, al secondo rispondeva per conto del Comune di Milano; e questo però a Basiglio.

Qui vedete la mia intervista realizzata nel 2009 per AltaitaliaTV al giudice Luigi De Magistris