giovedì 25 ottobre 2012

Dossier Monte Conero: il Sisde nasconde una base?


Una serie impressionante di articoli racconta l'incredibile storia della Guerra Fredda nel Monte Conero. Si potrebbe creare con questo materiale una piccola imitazione del gran bel servizio di Walter Milan andato in onda su TV7 e che verteva sul Monte Venda, vicino Padova. Io penso e spero che le attività segrete svolte all'interno del Monte Conero siano diverse da quelle documentate da TV7, anche perché del Monte Venda e delle altre 10 basi del nord-est da Venezia a Rimini, per lo più di pianura, parlava apertamente il quotidiano La Stampa nel 1966 associandole a basi missilistiche. Sull'incredibile ritrovamento di articoli riguardanti una non ben precisata base militare, o missilistica, all'interno del Monte Conero ho preparato, per chi me lo chiederà, un dossier più dettagliato con fotocopie dei giornali marchigiani del 1984. Le immagini e i titoloni parlano più della mia ricostruzione giornalistica. Resta il mistero, certamente. Restano i depistaggi, restano le leggende, restano gli ufo. Per anni, e ne sono testimone, ad Ancona alcuni giornalisti che scrivevano nei giornali erano costretti a riempire pagine e pagine di quotidiani importanti senza ricevere l'adeguato compenso del contratto nazionale dei giornalisti. Qualcuno ha inventato anche un soprannome: i "fantasmi dell'informazione". Mi auguro che questo ritrovamento renda giustizia ai giornalisti come me che hanno subito calunnie per colpa di contratti di lavoro decisi senza una contrattazione sindacale adeguata e che non tutelano adeguatamente chi fa informazione.

mercoledì 17 ottobre 2012

Le Primarie sono un segno della Guerra Fredda


Il PD è riuscito a stare per tanti giorni in video con i suoi politici, questo grazie alle Primarie. Ma quale legge dello Stato le ha istituite e quale le regola? Ci troviamo di fronte a un problema di legalità in cui se la destra ha perso la sua immagine, con Berlusconi spesso indagato anche per scandali di stampo sessuale, la sinistra non rispetta le leggi italiane e sta creando le sue regole al di fuori della Costituzione. Le facce belle e buone di Renzi e Bersani convinceranno pure, ma alla lunga porteranno a grossi problemi di convivenza. Il PD con le Primarie emargina alcuni italiani da queste sue elezioni chiedendo in anticipo un voto che non si basa evidentemente sui programmi. Se il PDL seguirà questo terribile esempio ci troveremo proiettati indietro fino al 1976 quando il PCI rischiò il sorpasso della DC, agli anni di Piombo, della Guerra Fredda e ai sequestri dei politici, questi ultimi così poco amati anche oggi. Dalle macerie di questa politica emerge la voglia di alcuni industriali del novarese di produrre armi. A Cameri promettono 10mila posti di lavoro per costruire le Ali dei Cacciabombardieri di Alenia. Se fosse così si aprirebbe una nuova corsa al riarmo in stile hitleriano.



martedì 16 ottobre 2012

Novara, nomine scolastiche con l'SMS


Le nomine scolastiche a Novara avvengono per sms. La scoperta l’ho fatta in seguito alla mia iscrizione tardiva alle graduatorie dei supplenti di terza fascia per più materie: lettere a medie e superiori e storia dell’arte. Per un anno e mezzo c’è stato solo silenzio, come se il mio nome fosse preso tra le lapidi del cimitero. Poi, dopo le mie insistenze con cui rivendicavo il diritto di verificare le assunzioni, sono stato convocato nel 2012 per le nomine annuali. Su 1200 nomi delle varie liste nell’aula avrò visto 200 persone o poco più. Il dirigente scolastico però di fronte alle nomine per le classi di Lettere, dove c’erano molti posti da assegnare, non ha chiamato i presenti, rimandando tutto al telefono per paura che le scuole non avessero avvertito tutti. Ma poi nessuno ha garantito la correttezza delle chiamate, fino alla convocazione che ho ricevuto per il "sostegno", per il quale neanche avevo fatto domanda: è arrivata per Sms. La scuola era il Ravizza di Novara, la quale dopo avermi convocato mi bloccava nuovamente rivoltando le graduatorie a suo piacimento. Una bella presa in giro di Stato.




domenica 14 ottobre 2012

Novara: appartamenti in regalo!


Cosa sta succedendo al Tribunale di Novara? Nelle aste giudiziarie un immobile è stato valutato 12mila euro. Anche se fosse un monolocale, sarebbe molto poco. Il manifesto inoltre evidenzia un ribasso sospetto. Si scende dai 40mila euro iniziali a 12mila. Ma anche i 40mila sono un prezzo bassissimo per un immobile nel 2012. Basti considerare che, nel decennio appena trascorso, l'inflazione è rimasta sul 2% di aumento annuo, con sporadici ribassi mensili dei vari prodotti. In trent'anni il costo si è sestuplicato. Anche un cretino capirebbe che coloro i quali vendono gli immobili nel Tribunale Giudiziario, e a ruota gli agenti degli istituti privati di vendita, che parlano di prezzo di mercato e di altalena di prezzi, non vogliono far pagare l'inflazione all'acquirente. Nell'archivio de La Stampa c'è un precedente piemontese che fa pensare a una situazione simile. Nel 1996 presso il tribunale di Asti venivano venduti al ribasso gli immobili dei cittadini e c'erano due metodi per svendere le case: uno di escludere la concorrenza allestendo le vendite all'incanto in case private e non diffondendo la notizia, oppure, due, creando più vendite che venivano mandate deserte con conseguente abbassamento del prezzo base.

venerdì 12 ottobre 2012

Da Las Palmas-Torino a Marco Paoloni, il giallo dei sedativi nel calcio


Grosse novità sul caso Las Palmas-Torino, la gara di Coppa Uefa del 1972-73 in seguito alla quale i giocatori granata denunciarono di essere stati drogati per perdere. Dalle analisi uscì il nome di un tranquillante, il Luminal, che riemerge oggi riscoprendo il libro “Doping e calcio professionistico” del dottor Gerardo Ottani. Sembra incredibile ma questo “doping al contrario” non era solo in uso negli sport dove serve la calma come il Pentathlon, come accertò una mia intervista all’ex campione Passiatore, bensì anche nel calcio e nel 1961 le squadre che adoperavano i sedativo-tranquillanti erano risultate 5 in serie A e 3 di serie B. Tra questi farmaci Ottani inserì anche il Luminal. Questo problema riemerse nel 1966 dopo l’eliminazione dai mondiali dell’Italia per mano della Corea. Edmondo Fabbri accusò il medico Fino Fini di somministrare ai calciatori i tranquillanti degli Astronauti, ma la notizia fu dimenticata dopo le dimissioni dell'allenatore. Il tema è poi tornato di attualità con il recente arresto del portiere Marco Paoloni il quale avrebbe fatto prendere ai suoi compagni della Cremonese, prima di giocare in Lega Pro Uno con la Paganese, un altro farmaco, il Lormetazepam, con lo scopo di scommettere sul risultato.

giovedì 11 ottobre 2012

Simpamina, la droga che uccideva in corsa


Almeno due ciclisti sono morti durante le gare ciclistiche per aver abusato della Simpamina; il primo pare sia stato Felzini durante una Milano-Rapallo il 5 settembre del 1949. Da un’inchiesta sui quotidiani la Simpamina appare il farmaco più diffuso nel ciclismo, tanto che persino Coppi e Bartali lo avrebbero assunto. E se negli anni ’60 si discuteva se una pillola di Simpamina o di Amfetamina potesse aiutare o meno lo sportivo come lo studente, a metà degli anni ’70 lo Stato italiano ha deciso di porre fine alla questione: le Amfetamine sono droghe. Tra i casi più inquietanti e poco ricordati c’è quello di Tom Simpson ciclista inglese morto nel 1967 per le troppe pillole prese al Tour de France.


giovedì 4 ottobre 2012

Il giornalismo in Italia: una lotta di classe...


Nella mia carriera di giornalista ho lavorato prevalentemente in radio FM, televisioni locali, ma soprattutto per un lungo periodo per la carta stampata, in un quotidiano nazionale. I guadagni sono stati modesti se messi in relazione con il pubblico a cui mi sono rivolto. E per il quale ho voluto raccontare senza veli tutto ciò che accade dietro le quinte di questi mass media, dove ultimamente c’è sempre meno attenzione per i contenuti e maggiori sono le diatribe per un posto o per un miglioramento della propria carriera. Ho sempre goduto dell’apprezzamento dei direttori e dei capi-redattori, ma nel quotidiano, dove far carriera era possibile, dopo alcuni anni sono emerse contraddizioni sia nel contratto di lavoro sia nei progetti dell’azienda.




mercoledì 3 ottobre 2012

Cadono le accuse di Giuffrè contro Berlusconi


Le accuse del pentito di mafia Antonino Giuffrè contro Berlusconi pubblicate su La Stampa il 21 gennaio 2003 cadono di fronte a una verifica d’archivio. Giuffrè affermava che per avvicinarsi a Berlusconi la mafia avrebbe simulato nel 1974 un sequestro di persona nei confronti del principe Luigi D’Angerio per poi lasciarlo andare. Dell’Utrì negò questa versione dicendo che erano stati la nebbia e i carabinieri a salvare quel principe. In effetti l’8 dicembre 1974 veniva data su La Stampa e su La Provincia di Cremona la notizia di questo sequestro di un principe all’uscita da una festa nella villa di Berlusconi. E le cose andarono proprio come Dell’Utri aveva affermato. La novità che si scopre è che a guidare l’auto di quel sequestro, terminato con un inseguimento dei Carabinieri nella nebbia e con la fuga del principe dopo un incidente, fu Pietro Vernengo, un pericolosissimo boss della mafia arrestato anni dopo e accusato di 99 omicidi. Era il periodo in cui a Milano la mafia alleata dell’Anonima Sequestri seminava il terrore e ricattava ricchi industriali. Uno dei boss mafiosi del clan di Vernengo era Gerlando Alberti, ma negli anni ’70 a Milano i sequestri si scoprì che erano messi a segno anche da uomini di Luciano Liggio.