giovedì 14 aprile 2011

Berlusconi e la sua Utopia... comunista


Un video del 1986 in cui Enzo Biagi intervistava per la prima volta in televisione l’editore Silvio Berlusconi mostra un cavaliere che non sembrava intenzionato a divenire leader di un partito politico. In questa intervista emergeva un lavoro che Berlusconi aveva effettuato per l’università commentando l’opera politica di Tommaso Moro: “Utopia”. Berlusconi mostrava di apprezzare questo modello politico e in particolar modo il fatto che tutti i cittadini contribuissero al bene comune. Si trattava in realtà, e lo posso dire dopo essermi letto tutto il libro di Moro, di una visione futuristica del 1500 di una nazione. In questa visione fiabesca si sarebbe vissuto, paradossalmente, in modo non dissimile da oggi, pensando a come è stato organizzato il settore del lavoro, in particolare, ma pure il settore militare in Italia. Utopia è il paese dei Magistrati, che non fanno nulla perché i cittadini già sanno come vivere e organizzarsi. Ma è anche il paese di un principe, che governa in un paese cristiano ma che crede nel suicidio come elemento di purificazione della società.


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