giovedì 11 luglio 2013

Basi missilistiche italiane nel degrado


Sembra che l'Italia per decenni abbia dovuto accettare, come richiede la costituzione, una limitazione della propria sovranità nazionale da parte della Nato, la quale aveva installato, e si spera ciò sia avvenuto effettivamente a scopo difensivo, diverse basi per il lancio di missili Hercules e Ajax. Non è stato fatto, da quanto mi pare di capire, un conto esatto delle basi che erano state costruite. Quello che è certo è che questi siti erano presenti soprattutto nel nord-est, (11 tra Vicenza, Pordenone e Rimini, più le misteriose basi di Ancona, quelle della Sardegna, di Comiso in Sicilia e chissà quante ancora) e sono stati via via abbandonati dopo la caduta del Muro di Berlino, ma senza che tali eventi rimanessero scolpiti nelle memorie storiche dei cittadini, se non forse a livello locale. Se infatti la storia della siciliana Comiso (i missili Usa contro Gheddafi) venne proposta all'opinione pubblica per i dissensi politici e la necessità italiana di cercare nella Libia un terzo interlocutore piuttosto che un nemico, delle basi missilistiche del Veneto non mi pare che il Parlamento si sia occupato approfonditamente, specialmente in tempi recenti. Eppure il web è pieno di immagini di questi ambienti da “Medal of Honour”, abbandonati come fantasmi di una guerra mai combattuta o della quale nessuno ci ha parlato come avrebbe dovuto.










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2) "Le 143 basi segrete in Italia"
http://e-cronaca.blogspot.it/2014/11/le-143-basi-segrete-in-italia.html
3) "La chiave di molti segreti italiani era Giorgio Rinaldi"
http://e-cronaca.blogspot.it/2015/01/la-chiave-di-molti-segreti-italiani-era.html

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