venerdì 9 novembre 2012

Un libro choc dal passato accusa i medici italiani: programmavano il doping


Può un libro del 1964 far condannare una squadra di calcio per doping? Sembrerebbe di sì, perché a distanza di anni le cose cambiano. Il libro lo scrisse Mario Minini, giornalista stimato che in un’inchiesta parlava di esperimenti chimici sulle sostanze dopanti, ne tracciava una storia che parte dal Nazismo, e concludeva con un ritrovato della scienza per un doping del futuro che non fosse pericoloso: la Fosfocreatina. Su Google nel 2012 questa parola porta proprio agli integratori a base di Creatina della Juventus. Il suo nome commerciale oggi coincide con quel Neoton di cui Gianluca Signorini parlò al PM Guariniello. Sotto accusa ci finirebbero certi medici che per evitare le morti per doping speravano di legalizzare questa che nel 1964 sembrava una novità immorale come gli sponsor. Analizzando questo testo poco conosciuto si scopre anche che passava in rassegna proprio le sostanze dopanti, un po' datate, di cui mi sono occupato e che testimonia come le polemiche sul doping siano cicliche, sparite nei primi anni ’80 e poi tornate in scena con i processi del PM Guariniello.







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