lunedì 9 febbraio 2015

Le scomode verità sugli ebrei italiani


Franco Scassellati Sforzolini è un uomo chiave per capire l'Olocausto degli ebrei in Italia. Sembra che gli ebrei di Ancona si salvarono dal rastrellamento nazista per una sua mediazione, ma ciò avvenne dietro il pagamento di un riscatto, che la Repubblica di Salò utilizzò per liberare i pegni degli anconetani dal Monte di Pietà. Lo Scassellati Sforzolini venne processato nell'immediato dopoguerra, e condannato in primo grado il 18 maggio del 1946 alla fucilazione alla schiena. Tra i capi di imputazione vi erano un furto di oggetti dei Savoia e la deportazione di alcuni antifascisti. Ma non vi è traccia della persecuzione contro gli ebrei di cui l'ex prefetto fu artefice soprattutto a Como. Anzi, in Appello nel 1948 la pena fu ridotta e la Cassazione nel 1950 rimandò tutto a un nuovo processo, che però non ebbe mai luogo. Lo Scassellati Sforzolini era intanto fuggito in Venezuela e morì a Roma nel 1967.

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