venerdì 4 marzo 2011

Ecco perché Berlusconi vince i processi...


Silvio Berlusconi è riuscito a vincere diversi processi approfittando forse della riforma del sistema giudiziario del 1989. E’ quanto emerge leggendo il libro di Montanelli e Cervi: “L’Italia degli anni di fango” in cui il grande scrittore-giornalista spiegava questo capovolgimento della prassi. Si passò quella volta da un sistema inquisitorio a quello accusatorio, in cui accusa e difesa sarebbero state sullo stesso piano, con inevitabili allungamenti processuali e assoluzioni di mafiosi. Pochi anni dopo nasceva anche la valanga “Tangentopoli” e al suo interno, con “All Iberian”, emergeva quel filone dei processi su Berlusconi che arriva fino a oggi. Leggendo gli articoli si intuisce che i giudici non riuscirono a dare una spiegazione convincente a quei 10 miliardi che Berlusconi inviò a Craxi attraverso la Svizzera. La sentenza disse che si trattò di corruzione, ma se le indagini avessero dimostrato che Craxi aveva estorto con minacce o lusinghe quei soldi al cavaliere si sarebbero ripetuti gli scandali della Campania del dopoterremoto, quando i politici della DC e PSI, attraverso la malavita locale, estorcevano denaro agli imprenditori. Craxi divenne invece con Tangentopoli il ladro per antonomasia del “Finanziamento pubblico ai partiti”, un reato che non è presente nei codici ma solo in un Decreto Legge ripetutamente aggiornato e stravolto. All’epoca del Maxiprocesso Enimont questo decreto vietava il finanziamento ai partiti da parte delle aziende pubbliche e Enimont (Eni più Montedison) lo era. Dunque il reato c’era ma non portò alla luce il mondo mafioso sommerso sotto il grande marchio della chimica. In quel mondo mafioso c’era Rovelli, proprietario della Banca Rasini, e, chissà, forse anche il figlio di uno dei suoi dirigenti: Silvio Berlusconi. Lo stesso Berlusconi era comunque colpevole perché, contrariamente alla legge sul finanziamento ai partiti, aveva occultato in società estere extra-bilancio i fondi da destinare ai partiti. E chissà a cos'altro. Non lo sapremo mai, perché il Berlusca è uscito indenne dai processi grazie proprio alla riforma del sistema giudiziario del 1989, che comunque avrebbe mandato tutto in prescrizione.




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