sabato 20 aprile 2013

Clamoroso: Napolitano compì un atto illegale?


Sembra proprio che il Presidente della Repubblica Napolitano abbia compiuto un piccolo ma significativo atto incostituzionale. Sarebbe avvenuto il 22 dicembre del 2012, quando, a seguito delle dimissioni del premier Monti, Napolitano sciolse le camere. Poteva farlo? Pare di no, perché si trovava in quello che viene chiamato “Semestre Bianco”, vale a dire gli ultimi sei mesi prima della scadenza del suo mandato. I padri costituzionali volevano evitare che si verificassero pressioni per una rielezione dello stesso Presidente della Repubblica C’è una sola eccezione ed è una modifica costituzionale del 1991 voluta da Cossiga: il suo semestre bianco avrebbe coinciso con gli ultimi sei mesi della legislatura politica; fu quindi deciso che il Capo dello Stato in caso di fine naturale della legislatura è autorizzato a sciogliere le due camere. Ma questa modifica potrebbe non essere applicabile: la fine del governo Monti fu anticipata all’8 dicembre 2012 per motivi politici. Un particolare non da poco, perché il Movimento 5 Stelle deve la sua fortuna proprio al voto di protesta seguito a quella crisi e a quel malcontento popolare e il forte ostruzionismo mostrato nella sospetta, alla luce di quanto detto, ricandidatura di Napolitano non convince del tutto. Il presidente della Repubblica ha in Italia un ruolo rappresentativo e l’unico suo pericoloso potere potrebbe consistere nella facoltà di amnistiare o ridurre pene detentive.


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