1966: Gli Isotopi Radioattivi in medicina interna
Il libro intitolato “Gli isotopi radioattivi in medicina interna” del 1966 mette in evidenza la pericolosità delle cure mediche praticate dal professor Giocondo Protti, il quale scopriamo aveva aperto un centro isotopi radioattivi sia a Busto Arsizio, sia ad Ancona. Ma poi anche a Roma in via Marco Polo 41, numero civico che oggi corrisponde a una casa di cura, ma che nel 1966 era sede del centro isotopo terapico di Protti. Qui i pazienti malati di cancro venivano sottoposti a cure molto dubbie, di cui l’assistente di Protti, dottor Bortolini, in questo libro ci offre una descrizione dettagliata e allarmante. Gli isotopi venivano inseriti nell'organismo del paziente e la loro circolazione veniva anche cronometrata. Si parla di Jodio Radioattivo 131, ma non solo. Ogni sostanza può acquisire una carica atomica tramite l'uranio. Tuttavia alla prova con i pazienti, ci si accorge che la cura portava solo ad atroci sofferenze e la morte.
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