mercoledì 20 aprile 2016

CLAMOROSO: il Conero base dell'Anonima Sarda?


Graziano Mesina, foto in pubblico dominio su Wikimedia Commons

Le viscere del monte Conero pare fossero ben note a Graziano Mesina, il famoso capo dell'Anonima Sarda, una banda specializzata nei sequestri di persona. Pare addirittura che nel monte Conero possano essere state nascoste alcune sue vittime. Il 26 gennaio del 1977 era stato rapito un industriale ascolano, Mario Botticelli. Quando fu liberato, il 6 aprile dello stesso anno, Botticelli si trovava in una località tra Camerino e Serravalle del Chienti. Raccontò agli inquirenti un particolare terribile. Dopo il sequestro era stato bendato e portato in «una caverna dalla quale udiva il rumore del mare». Fu ritenuto probabile che si trovasse in quel momento nel monte Conero, nel territorio di Numana. In un secondo momento era stato trasferito in una casa e poi «in una grotta o in una casa diroccata, perché vi pioveva». L'unico giornale a riportare questi dettagli fu il quotidiano La Sicilia, che ha inaugurato da poco il suo archivio digitale. Il processo di Appello per il sequestro Botticelli, celebrato ad aprile del 1979 ad Ancona, fu molto duro per gli accusati. Il giudice comminò ben 60 anni complessivi di carcere, 20 in più rispetto al primo grado. Eppure la mancata condanna di uno dei complici di Mesina fa ritenere che di queste trame criminali non tutto sia stato svelato.

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