mercoledì 2 agosto 2017

Spunta un patto tra l'Italia e i terroristi armeni


Nel 2017 in Russia sono stati celebrati i 40 anni dagli attentati di Mosca. L’8 gennaio del 1977 una serie di bombe lasciate nella metropolitana aveva provocato sette morti e decine di feriti. La notizia uscì sui giornali solo nel mese di febbraio. Altri ordigni furono trovati a Mosca nel mese di novembre, sempre del 1977. Si può dire che fu un periodo denso di attacchi terroristici. Il Kgb condusse un’indagine, che si concluse con tre colpevoli. Erano nazionalisti armeni, armati di ideologie separatiste come i ceceni degli anni ‘90. Il tribunale condannò questi terroristi alla pena capitale, ma la loro morte fu letta dai dissidenti come un depistaggio. Secondo questi ultimi il Kgb avrebbe architettato da solo gli attacchi alla metro come provocazione. Eppure non si può escludere che vi fosse lo zampino dei servizi segreti occidentali. Nel gennaio del 1984 l’americana Cia redasse un rapporto sul terrorismo armeno nel quale denunciava dei legami tra il governo italiano e i terroristi armeni.  E non solo, si parlava anche di complicità francesi. Si intitolava: “The Armenia Secret Army for the Liberation of Armenia: a continuing international threat”, ossia “L’esercito segreto per la liberazione dell’Armenia, una continua minaccia internazionale”. Gli anni in cui questo avvenne sono la fine dei Settanta e l’inizio degli Ottanta. Sembra che per evitare che i nazionalisti armeni colpissero obiettivi in Italia il governo democristiano dell’epoca cercò di accontentare questi criminali, i quali chiedevano che venissero interrotti i flussi di emigrazione degli armeni verso l’URSS. L'Italia tuttavia mutò solo il nome delle agenzie che si occupavano degli emigranti armeni, ma ciò fu sufficiente per non subire più attacchi come quello del 22 dicembre 1979. Quelngiorno, scrive il dossier della Cia, a Roma una pensione che ospitava dei migranti armeni venne attaccata da un gruppo terroristico. L'accordo fu concluso nel febbraio del 1982, quando venne annunciato che i terroristi armeni non avrebbero più compiuto attacchi in Italia se non su obiettivi turchi. In cambio entro sei mesi il nostro governo avrebbe dovuto chiudere tutti gli uffici per l'emigrazione. Ma come abbiamo visto i democristiani escogitarono una via d'uscita meno umiliante. Questo dossier della Cia è stato desegretato il 30 aprile del 2013.

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