mercoledì 2 gennaio 2013

Lo scandalo delle elezioni già vinte nel Verbano Cusio Ossola


Il 7 giugno del 2009 il prefetto del Verbano Cusio Ossola Ubaldi chiuse la prefettura prima della fine dello spoglio delle schede. E’ un fatto a cui personalmente ho assistito in qualità di inviato di un’emittente locale piemontese. Rispetto alle elezioni del 2001, vissute sempre come giornalista ad Ancona, mi sembrò strano che la prefettura fosse desolatamente vuota: non vennero giornalisti, né politici, se non i vincitori che volevano farsi intervistare. Alle 22.30, con solo un 50% circa delle schede scrutinate ufficialmente, a Verbania il PDL festeggiò per le strade la vittoria di quelle elezioni, vinte sia in provincia con Nobili sia al comune, dove Zacchera sostituì Zanotti del PD. Strani anche i dati che affluivano in prefettura: notai che non arrivavano per linee interne, diciamo intranet, dal Viminale, bensì erano presi da un comunissimo sito internet. Alle 23.30 circa il prefetto Ubaldi, poiché doveva andare a dormire, non aspettò l’esito degli ultimi cinque seggi ancora da scrutinare; fatto che venne da me denunciato in diretta. La tv piemontese non gradì le mie frasi e la dirigenza affermò il giorno dopo: “gli equilibri del territorio non si toccano”. Ora questi equilibri vengono messi a rischio da una sentenza del tribunale di Verbania uscita il 18 giugno 2012 su La Stampa. Il prefetto Ubaldi è stato condannato a 7 mesi per peculato, per essersene andato con auto blu e scorta in villeggiatura a Positano, proprio dopo le elezioni del 2009. Alla luce di questi fatti torna l’interrogativo, cosa accadde quella sera a Verbania?



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