Nella mia carriera di giornalista ho lavorato prevalentemente in radio FM, televisioni locali, ma soprattutto per un lungo periodo per la carta stampata, in un quotidiano nazionale. I guadagni sono stati modesti se messi in relazione con il pubblico a cui mi sono rivolto. E per il quale ho voluto raccontare senza veli tutto ciò che accade dietro le quinte di questi mass media, dove ultimamente c’è sempre meno attenzione per i contenuti e maggiori sono le diatribe per un posto o per un miglioramento della propria carriera. Ho sempre goduto dell’apprezzamento dei direttori e dei capi-redattori, ma nel quotidiano, dove far carriera era possibile, dopo alcuni anni sono emerse contraddizioni sia nel contratto di lavoro sia nei progetti dell’azienda.
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