sabato 12 novembre 2016
Imposimato era certo del legame BR-Gheddafi
Fu Gheddafi a far arrivare le armi dei palestinesi alle brigate rosse. Un giornalista che si sta battendo per dimostrare qualcosa di simile è Giorgio Guidelli, del Resto del Carlino, autore di libri sulle Brigate Rosse marchigiane e sui contatti tra BR e palestinesi. Entrando in questo argomento la mia indagine partita dalle basi Nato e dalla base del monte Conero si incrocia con il suo lavoro. Mi limiterò quindi a tratteggiare un ritratto dell’uomo che funse da tramite per lo smercio di armi alle BR. Un personaggio dimenticato che mi ha molto colpito: “Corto Maltese”. Lo chiamarono così per quei suoi viaggi spericolati in barca a vela dal Libano a Cipro e poi all’Italia, che organizzò per portare alle Brigate Rosse le potenti armi dei palestinesi. Ma il suo vero nome era Maurizio Folini, ed era considerato un uomo del KGB sovietico. Fu proprio il giudice Ferdinando Imposimato, l’attuale grande accusatore della Cia, a scrivere, nel 1987, nella sua sentenza di rinvio a giudizio riportata dal Corriere della Sera, che “Corto Maltese” era un “agente del KGB collegato a Gheddafi e inoltre massimo esponente di quel traffico d’armi che dal Medio Oriente alimentava il terrorismo italiano.”
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