venerdì 1 luglio 2016
Bin Laden era ricercato anche dalla Libia
Osama Bin Laden era un assassino e un terrorista anche per la Libia di Gheddafi. Secondo un documento originale presente nell’archivio dell’FBI, anzi, i libici furono i primi a spiccare un mandato di cattura contro il leader di Al Qaeda. Il 10 marzo del 1994 Bin Laden e tre suoi complici, che si chiamavano Al-Alwan, Al-Warfali e Al-Chalabi, uccisero vicino Sirte due cittadini tedeschi. Si occupò del caso l’Interpol di Tripoli, la quale il 15 aprile del 1998 fece diramare un comunicato mediante il quale si chiedeva la cattura e l’estradizione di Bin Laden in tutti gli stati eccetto Israele. La foto segnaletica in alto a sinistra del telegramma indica chiaramente che si stava parlando già allora del capo della più pericolosa organizzazione terroristica mondiale. Il look è inconfondibile. Il 6 marzo del 2000 scattò un nuovo mandato contro Bin Laden, stavolta dall’Interpol di Washington. Bin Laden, che era conosciuto anche con altri nomi, alto quasi due metri, per soli 67 chili di peso, capelli neri, occhi marroni, aveva aggiunto al suo curriculum criminale altri delitti più efferati. Quello che mi colpisce in questi documenti conservati dall’FBI è il fatto che questo Bin Laden sembrava non avere alcun collegamento con i luoghi in cui, dopo l’attentato del World Trade Center, gli statunitensi lo andarono a cercare, con tanto di eserciti della Nato al seguito.
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