lunedì 19 giugno 2017

“La CIA ha inventato le Brigate Rosse”


“Le Brigate Rosse sono un tipico esempio di utilizzo dell’estremismo di sinistra e del controllo e dell’infiltrazione di organizzazioni di sinistra da parte delle agenzie di intelligence imperialiste, con la CIA in testa, e da parte dei neo-fascisti.” Dunque la CIA avrebbe creato le Brigate Rosse? Queste affermazioni choc arrivano da un opinionista dimenticato, di cui non si sa praticamente nulla. Possiamo solo dire che si chiamava Hermann Mierecker e che un suo articolo del 1980 è conservato nell’archivio della Stasi a Berlino, catalogato con la sigla: MfS-HA XXII 1841. Le ipotesi che formulò vengono etichettate dall’attuale storiografia come “propagandistiche”. Ma se propaganda vuol dire parole vuote senza riferimenti a fatti precisi il giudizio ci appare quantomeno affrettato. Mierecker di prove ne aveva. Volendo sposare le sue teorie potremmo azzardare una considerazione: la sinistra non aveva alcun interesse a sviluppare una guerra disperata con il potere industriale, cui aveva strappato con gli scioperi del 1968-69 degli accordi storici. Difatti le Brigate Rosse non si schierarono mai con il sindacalismo della loro epoca, che fu anzi tra i loro obiettivi militari principali. Chi poteva dunque avere interesse, in un quadro socio-assistenziale che lasciava pochi margini al liberismo economico americano, nel creare una rottura ideologica con la classe dirigente, se non proprio la parte violenta di quel capitalismo sconfitto con lo Statuto dei Lavoratori del 1970?

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