venerdì 18 settembre 2015

Quando protestavamo per i salari troppo bassi


In Italia erano i tempi della Prima Repubblica. Si facevano calcoli sulla base di indici standard, da cui si ricavava il costo della vita. C'è ancora qualcuno che ragiona così: in Svizzera. Lo si apprende leggendo le notizie della tv elvetica. E' il segno che lì lo Stato è ancora "rappresentanza" dei cittadini e non "potere politico". In generale, tra Svizzera, Usa e Europa, si nota la tendenza a nascondere il valore della moneta, sostituendogli il concetto del "costo del denaro". L'istituto di emissione, in sostanza, non ti dice più quanta moneta mette in circolo per pagare i debiti di Stato, bensì a quanto te la presta. E' comodo. Significa vivere su una piattaforma immobile, immortale. Di qui il nuovo concetto partorito dalla sinistra di "inflazione", quale indice di "benessere" dell'economia e non, piuttosto, di impoverimento della nazione. In Svizzera ci vanno comunque cauti e prevedono un caro vita non più alto del +0,4% per il 2016, al contrario dell'area euro dove si punta con decisione verso uno stabile +2% (pari al +20% decennale).

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