domenica 19 febbraio 2017

Gravissimi sospetti sull'ex governo Prodi


Accuse molto precise
contro il centro-sinistra italiano del 1996 sono presenti nel libro di Paul Klebnikov "Godfather of the Kremlin". Secondo queste notizie, il nostro Governo, nell’autunno di quell'anno, pagò un riscatto di 300mila dollari per il rilascio di un fotografo italiano rapito dai ceceni. Klebnikov non aggiunge altro sull’episodio, ma in una nota a fine capoverso afferma di aver ricevuto questi dati dal Dipartimento di Stato statunitense. Il libro come sapete fu pubblicato tra il 2000 e il 2001 ma non venne mai tradotto in italiano, fatto inusuale e gravissimo. Per saperne di più è molto importante il contenuto delle righe successive. Klebnikov, giornalista americano che fu assassinato nel 2004 a Mosca, dove lavorava come corrispondente per Forbes, afferma che il mediatore che avrebbe lavorato nell’ombra in tutti i rapimenti messi in atto in Cecenia in quel periodo fu sempre lo stesso. Si trattava di Berezovskij, il tycoon dal doppio passaporto russo-israeliano che in seguito fuggì in Gran Bretagna per contrasti con il governo russo di Putin. Per Klebnikov, Berezovskij non era altro che un faccendiere, mandante di svariati omicidi, al servizio del governo corrotto di Yeltsin, intento a raccogliere miliardi di fondi neri nei paradisi fiscali. Berezovskij viene definito proprio “il banchiere dei ceceni”. Il terrorismo ceceno era legato anche al fondamentalismo islamico.

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