mercoledì 22 febbraio 2017

La madre delle tangenti conduceva alle armi


Armi in cambio di droga, grazie alle tangenti pagate al partito socialista di Bettino Craxi. Era probabilmente questa la madre di tutte le tangenti, di tutte le trame sporche della prima repubblica. Venne scoperta nei primi anni ‘80 dal giudice Carlo Palermo, ma fu subito insabbiata.
E’ la Tangentopoli che nessuno ha voluto smascherare fino in fondo, che rientra perfettamente nello scenario da guerra fredda che ho ricostruito in questi anni parlando dei fondi neri della Montedison. Probabilmente c’entrava anche quest’ultima nei traffici con l’estero. Infatti l’anello di congiunzione tra l’azienda leader della chimica, con sede a Foro Bonaparte, e il partito socialista era un faccendiere di cui si parlò anche nell’era di Mani Pulite. Si chiamava Ferdinando Mach di Palmstein. Fu il mediatore di un affare che fece pervenire nelle casse del partito socialista iberico e italiano circa 50 miliardi di lire. Scopo di quell’operazione era far acquistare alla Montedison di Schimberni un’azienda farmaceutica spagnola per un prezzo di molto superiore alle cifre di mercato, la cui parte eccedente doveva finire al PSI.

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