venerdì 15 novembre 2013

Tra le spie del Cesis c'era anche un brigatista rosso


Nel documento redatto nel 2005, il Copasir si soffermava in più punti sul Cesis. Appare chiaro quindi che si stava creando un nuovo canale parallelo di controllo poliziesco, su cui avrebbe vigilato questo Comitato parlamentare. Il Comitato si proponeva come censore, fatto gravissimo, nella divulgazione di notizie sulle indagini e veniva inventato un nuovo limite temporale per il vincolo di segretezza, di 15 anni. Venivano inoltre programmate nuove assunzioni nel Cesis di personale proveniente dalla Polizia di Stato, e si auspicava la creazione di singole specializzazioni a prescindere dalla denuncia del cittadino. A un certo punto si parla dei Nos che sono degli attestati rilasciati anche dai Carabinieri a coloro che trattano documenti statali molto riservati. Viene scritto che questi attestati venivano già allora gestiti al di fuori delle norme in quanto l'eccessiva burocrazia avrebbe reso insicure le attività stesse ed era accaduto che in passato uno di questi Nos era stato rilasciato regolarmente ad un uomo che si sapeva fosse un brigatista rosso che aveva avuto contatti con l'eversione.

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