mercoledì 4 maggio 2016
Ancona, festa per la Resistenza davanti al simbolo del Duce
La liberazione dal nazifascismo festeggiata davanti al simbolo del Duce? Sembra incredibile, ma è così. Le fotografie dei quotidiani hanno immortalato lo scorso 25 aprile 2016 il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, e i militari davanti al «Monumento» del Passetto, che però non rappresenta la lotta partigiana nella seconda guerra mondiale, bensì i caduti della prima guerra mondiale. Ed è ben diverso. Se poi si va ad approfondire si scopre che questo tempietto in stile neo-classico (o neo-romanico, non ho trovato notizie chiare) fu costruito all'inizio degli anni '30 in pieno regime fascista. Quindi insomma diciamolo chiaramente: i partigiani con il «Monumento» del Passetto non c'entrano proprio niente. E non venitemi a dire che il 25 aprile è stato festeggiato sempre al Passetto, perché ricordo bene che quando abitavo in via Veneto sentivo la banda, con in testa il sindaco Galeazzi, che si recava al vero simbolo della Resistenza, che è posto in cima al Pincio. Questo il presidente della Regione Ceriscioli lo sapeva bene, perché nelle sue dichiarazioni in vista della cerimonia del 25 aprile si scagliava contro i vandali che avevano imbrattato, ma da tutt'altra parte: al Pincio, il monumento della Resistenza con una svastica. Per poi aggiungere che il giorno successivo avrebbe partecipato alla manifestazione al Passetto. Quindi non si tratta di ignoranza. E' stato un insensato, ma meditato gesto politico.
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