sabato 7 maggio 2016
I lavoratori di Almaviva licenziati dalla Nato?
Almaviva lavorava per la Nato nell'installazione di sofisticati e inquinanti sistemi radar israeliani? Lo scriveva nel novembre del 2011 Antonio Mazzeo Blog, denunciando che questa azienda di servizi era in realtà un importante "contractor nel settore delle nuove tecnologie" della Nato e delle forze armate italiane. E proprio a Melilli, nella base Nato siciliana dove in questi giorni vengono identificate le salme dell'ennesimo naufragio di migranti, pare che Almaviva stesse per installare dei radar molto potenti che avrebbero messo a rischio la salute di uomini e animali. Il blogger li chiamava radar anti-migranti, perché come accadeva da decenni da un'alta collina la base americana teneva sotto osservazione tutto il Mediterraneo meridionale. Non voglio più nasconderlo: questa è una delle aziende per cui ho lavorato nel 2008, e che ho citato tempo fa perché mi ha trattato malissimo. Non fu l'unica. Un altro pessimo esempio di datore di lavoro è E-Care. Ma con Almaviva siamo saliti in alto. Parliamo di un "contractor" che, sempre stando a quanto scrisse Antonio Mazzeo Blog, pare si interfacci anche con la Guardia di Finanza. Nel 2011 l'azienda diretta allora da Alberto Tripi, "già manager IBM ed ex consigliere IRI", ricevette la commessa per questi radar proprio dalle Fiamme Gialle, che li andarono ad acquistare in Israele. Se la storia è vera è un bel guaio.
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