mercoledì 28 settembre 2016

L'imprenditore Impregilo incorona Renzi


Grandi manovre alla sfarzosa corte del premier del PD. Il Renzi ospite di Impregilo fa già capire che, se ci sarà un appalto pubblico per costruire il ponte sullo stretto di Messina, e non vedo cosa altro possano avere nella loro mente limitata, Impregilo sarà quello che lo vincerà. Grillo recita la parte del difensore dei soldi dei cittadini, ma continua a non riuscire a proporre qualcosa di concreto. Del resto quando parli di infrastrutture non c'è mercato, come da altre parti. La caduta del muro di Berlino ha portato al passaggio dal monopolio di stato a quello di un amico di stato, come nella Russia di Eltsin. Non ci sono concorrenti ne' sui treni, perché la rete ferroviaria resta nelle mani di un solo proprietario, ne' sulle autostrade, e lo si vede dai pedaggi dell’unica società privata monopolista che aumentano senza inflazione. In questo scenario molto semplice si può costruire solo con i fondi pubblici, perché al privato che vorrà proporre progetti come sogna Impregilo sarà impossibile vendere pedaggi. Basta vedere il teatrino che lo stesso Impregilo ha messo in scena ad Ancona per l'uscita dal porto, che poi non si fa mai ovviamente, perché un'autostrada di 10 chilometri gestita da Impregilo sarebbe come la ferrovia Napoli-Portici del 1839, una cosa modernissima e mai vista. Nonostante queste facili argomentazioni, ad Ancona la polemica, alimentata dal movimento di Grillo, continua ad arroventarsi, producendo l’ennesima incompiuta del dopoguerra. Impregilo secondo un articolo del Messaggero di Ancona aveva proposto l’opera all'Anas a costo zero, contando sui pedaggi, ma poi ha voluto rivedere l’accordo chiedendo milioni di finanziamento statale. Grillo, giustamente, grida al complotto contro gli altri concorrenti dell’appalto: quanto avevano chiesto per l’uscita a ovest? Nessuno pensa ad aprire il mercato delle autostrade. E finché sarà così, gli imprenditori amici del PD continueranno a prenderci in giro.

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