domenica 30 agosto 2015

Quella fuga disperata dalle bombe del '43


Nei primi mesi del ‘44 molti anconetani, che erano sfollati per i bombardamenti degli "Alleati", fecero una breve visita alle loro case, per verificarne le condizioni. Ciò che videro li sorprese: molti dei beni che avevano lasciato all’interno delle stanze erano stati rubati. Corsero quindi alla polizia, come avverrebbe in tempo di pace, e si sfogarono con quei militari. Le loro deposizioni, che abbiamo riportato alla luce dopo tantissimi anni, ci forniscono delle preziose testimonianze a caldo su quei tragici fatti della fine del 1943. I fascicoli penali disponibili presso l'archivio di Stato di Ancona conservano la testimonianza diretta dei protagonisti su ciò che videro tornando nelle case distrutte dalle bombe. La nota stonata di questa storia è che nessuna di quelle famiglie che, oltre a perdere la casa per la guerra si erano ritrovate derubate anche dei loro amati oggetti, ottenne giustizia.

Nessun commento:

Posta un commento