domenica 30 agosto 2015

Quei quattro rotoli di stoffa di Santa Palazia


Cosa accadde veramente dopo il terribile bombardamento del primo novembre 1943 nel carcere di Santa Palazia di Ancona? Perché molti corpi rimasero sotto le macerie anche nel dopoguerra? Per ottenere una risposta riveste un ruolo molto importante la storia di due giovani, A. P. e M. G., i quali furono accusati di aver rubato quattro rotoli di stoffa mentre si aggiravano nei pressi del carcere giudiziario di Santa Palazia. Eravamo in quel momento a pochi mesi dalla tragedia del bombardamento e la zona si presentava ai loro occhi piena di macerie; certamente un’ottima preda per degli sciacalli in cerca di materiale da recuperare e rivendere. Ma quando l’istruttoria fu ripresa, nel dopoguerra, il giudice affermò nella sua sentenza che non vi era alcuna prova certa che i due giovani fossero gli autori del reato e li assolse. Era il 10 maggio 1948. In realtà dal loro fascicolo processuale abbiamo notato che non solo i due giovani potevano essere innocenti, ma che i militari stessi che li sorpresero a loro volta stavano trasportando su un camion dei rotoli misteriosi, al punto da sembrare infastiditi dalla presenza di A. P. e M. G. Il giudice nel riaprire il fascicolo non dette peso al fatto che quei militari erano dei fascisti.

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