giovedì 28 aprile 2016

Vezzalini: "L'utero è la più grande tragedia dell'umanità"


L'ex prefetto fascista di Novara fucilato nel 1945, Enrico Vezzalini, intervenne con queste parole per dirimere uno screzio amoroso tra due nazi-fascisti durante la guerra. Amore e morte. E' questo volto umano, inedito, dell'occupazione nazista a colpire, ora che dopo tanti anni le comunicazioni private degli amministratori di Salò emergono dalle polveri degli archivi. Quello che vogliamo sottolineare in questa sede sono gli ampi stralci della lettera che Vezzalini scrisse il 26 novembre del 1944, da Novara, al capitano Herrn Seeling, comandante della sicurezza di Domodossola. In pratica c'era da fare da paciere per una questione di gelosia per una donna, probabilmente contesa da Duner, amico di Vezzalini, al nazista Seeling. Quest'ultimo mise in dubbio l'onestà e la fedeltà del Duner. «C'è di mezzo una donna - scrisse allora Vezzalini -. E noi sappiamo che l'utero è la più grande tragedia della umanità. Questo non esclude che Duner abbia delle colpe. E che possa riparare.» Mi ha colpito non solo l'umanità del prefetto fascista, ma anche il suo sentirsi vittima, quasi schiacciato dai partigiani, nonostante fosse uscito momentaneamente vittorioso dalla battaglia dell'Ossola. 

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