domenica 17 aprile 2016

Criminale nazista si nascose ad Ancona grazie ai polacchi


Emil Augsburg, uno dei più spietati criminali nazisti, responsabile dell'esecuzione degli ebrei polacchi, visse ad Ancona nel 1946. A testimoniarlo è un documento del 23 ottobre del 1946 che è emerso dall'archivio della Cia. Ma chi era Augsburg? Era nato in Polonia nel 1904 e fu al servizio del Wannsee Institut, un istituto di ricerca nazista sulla politica e l'economia dell'URSS. Si procurò molti documenti e gli Stati Uniti volevano quelle carte a tutti i costi. La Cia dette la caccia a un prete, monsignor Anton Kwiatowski. Fu quest'ultimo a nascondere a Ettal, in Baviera, i documenti anti-Comintern. Era con due complici: Emil Augsburg e Annemarie Buschmann. Augsburg e monsignor Kwiatowski furono visti ad Ancona nel febbraio del 1946. Come ci erano arrivati? Pare che il monsignore frequentasse gli ufficiali polacchi e che furono questi militari a trasportare in macchina i fuggitivi in Italia, prima a San Remo nel 1943, poi ad Ancona. Nel 1947-48, secondo Wikipedia, Augsburg divenne una spia della stessa Cia, ma c'è chi afferma che il gerarca nazista facesse il doppio gioco e che in realtà fosse al servizio del Politburo. Di fatto tra i polacchi del generale Anders che «liberarono» Ancona c'erano dei criminali di guerra. Questa può essere la chiave anche per decodificare i segreti e le ambiguità della base del monte Conero. Augsburg fu licenziato dalla Cia nel 1966 e morì nel 1981.

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