giovedì 2 giugno 2016

Casa Savoia: "2 giugno festa della Nazione"


"La data del 2 giugno sia assunta non come pura festa della Repubblica, ma come vera festa della Nazione". Il messaggio è stato pubblicato oggi sulla pagina Facebook di Emanuele Filiberto di Savoia, ma è stato il padre, Vittorio Emanuele, ex principe del Regno d'Italia, a scriverlo indirizzandolo agli italiani. L'anniversario dei 70 anni dal referendum monarchia-repubblica è diventato così occasione per gli ex sovrani per riaprire una vecchia ferita, evidentemente mai rimarginata. Il referendum premiò la repubblica per pochi voti in più. L'ex principe ricorda anche, nel messaggio di oggi, le polemiche per una presa di posizione di De Gasperi molto discussa all'epoca dal "re di maggio", Umberto II, allorché il presidente del consiglio assunse i poteri di capo dello Stato prima del pronunciamento della Cassazione causato dal ricorso dei monarchici. Vittorio Emanuele non si ferma qui e rivendica un'altra ricorrenza importante: il primo voto delle donne - scrive - fu voluto da Umberto II con due decreti luogotenenziali. Il messaggio suona nel complesso come un'iniziativa politica più decisa, che rimette in discussione l'accettazione del referendum di 70 anni fa da parte di Casa Savoia. I segnali di una svolta in questo senso non mancano. Su Facebook proliferano gruppi filo-monarchici con un discreto seguito. Qualcuno ha rilanciato anche l'Uomo Qualunque, un piccolo partito autoritario e anti-politico nato nel 1944 per l'iniziativa del giornalista e commediografo Guglielmo Giannini, segno che una parte del paese guarda al passato remoto con parecchia nostalgia.

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