venerdì 3 giugno 2016

Monti-Riffeser coinvolto nel golpe Borghese?


La notizia sconcertante arriva da un documento della Cia, contenuto nell'archivio online del servizio segreto statunitense. Attilio Monti, petroliere ed editore del quotidiano Il Resto del Carlino, è possibile che facesse parte della rete cospirativa del principe Junio Valerio Borghese.
Insieme ad altri industriali molto famosi avrebbe finanziato il Fronte Nazionale di estrema destra, che tentò il colpo di stato nel dicembre 1970. Il nome del noto industriale, deceduto nel 1994, compare in una relazione della Cia del 31 agosto 1970, indirizzata all'ambasciata Usa di Roma l'11 settembre dello stesso anno. Stiamo parlando del fascicolo numero 31 della serie, ormai desegretata e scaricabile direttamente dal sito, dedicata all'ex comandante della Decima Flottiglia Mas, la cui attività militare ed eversiva venne seguita dai servizi statunitensi fin dal 1944, allorché - scrissero - Borghese ruppe i rapporti con Mussolini e Pavolini. La spia scrisse nel documento solo i cognomi, ma specificò che Monti era "an oil man", un uomo del petrolio. Non credo ci si possa sbagliare. A finanziare i golpisti, stando a queste rivelazioni, c'erano altri nomi eccellenti. Ecco ad esempio Angelo Costa, ex presidente di Confindustria e fondatore della Costa Armatori spa. C'è poi un noto armatore, il cui cognome è Fassio. E viene citato un certo Di Faina, ma il sospetto è che possa trattarsi di Carlo Faina, dirigente della Montedison.

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