lunedì 20 giugno 2016
Marchini, una stecca fuori dal coro
C’è un’anima "rossa" nella destra di Forza Italia? Le elezioni amministrative di Roma hanno eletto Virginia Raggi, ma hanno anche portato scompiglio nel centro-destra. Berlusconi esce sconfitto, anzi surclassato, con un candidato che non è affatto un nome nuovo per Forza Italia. Di Alfio Marchini si parlò nella prima stagione del centro-destra, quella del 1994, allorché con l’insediamento del nuovo governo dell'ex Cavaliere furono subito nominati, durante l'estate, cinque amministratori della Rai. Tra questi vi era anche Alfio Marchini. Montanelli e Cervi lo hanno descritto così: “Era accreditato di aperture a sinistra e qualcuno aveva parlato di lui come d’un “palazzinaro rosso”. Le divergenze non tardarono. Marchini si dimise già nel dicembre del 1994 dall’incarico in Rai per un “disaccordo” con le strategie del governo Berlusconi. Marchini, tramite un’immobiliare che si chiama Astrim spa, è oggi a capo di un’azienda molto discussa come E-care, call center italiano su cui piovono proteste per dei licenziamenti minacciati sia a Cesano Boscone (ricordate la condanna per il processo Mediaset?) sia a L'Aquila. Ancora più grave è che sulla controllante di E-care, Astrim spa appunto, che ne detiene il 93% delle azioni, la magistratura, secondo quanto ha scritto il quotidiano Repubblica, nutre dei sospetti. Pare che possano essere arrivati ad Astrim (ma ci sono anche altre ditte di Marchini sotto accusa) dei finanziamenti illeciti grazie a una triangolazione di milioni tra la banca popolare di Vicenza e il Lussemburgo.
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