sabato 25 giugno 2016

Consorzio Sir, accordo con una «Big four» dei bilanci


Il Consorzio interbancario della Sir di Angelo Rovelli è tutt'altro che defunto, come anticipavamo. Il 27 aprile del 2016 si è tenuta a Roma, nella sua sede di via Boncompagni 6, un'assemblea degli azionisti (banche per l'appunto) per deliberare tra le altre cose la riassegnazione all'azienda PWC di attività integrative di bilancio, note col nome di Reporting Package IFRS. PricewaterhouseCoopers (PWC) è una multinazionale distribuita in 158 paesi con sede a Londra, nel Regno Unito. Stiamo parlando di un colosso delle revisioni dei bilanci. Per Wikipedia è una delle «Big four» insieme alle notissime Deloitte & Touche, Ernst & Young e KPMG. Quello che si può dedurre da questa iniziativa è che all'interno del Consorzio, creato nel 1980 su iniziativa politica della Democrazia Cristiana, con il solo scopo di gestire la liquidazione del polo chimico di Rovelli, vi siano ancora molti interessi. O forse nuove partecipazioni, visto che lo Stato attraverso il suo Comitato lo trasformò in una holding. La nota, diffusa dal nuovo liquidatore Ligestra Tre il 30 marzo 2016, tramite la Gazzetta Ufficiale, con la quale l'assemblea veniva convocata, ha precisato che PWC lavorerà con il Consorzio Sir dal 2016 al 2018, periodo per il quale sarà nominato dall'assemblea anche un nuovo collegio sindacale. Secondo il documento della Gazzetta Ufficiale, il Consorzio Sir vanta un capitale sociale interamente versato di un milione, 515 mila, 151 euro e 42 centesimi.

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