mercoledì 11 novembre 2015

Mino Pecorelli è sicuramente il Marilli del film La Piovra 2


La certezza che la vita del giornalista ucciso nel 1979 sia stata rappresentata nel film della Rai La Piovra 2 arriva dall'inchiesta di Lino Jannuzzi sui giornalisti spia. Alla voce "OP", che era l'agenzia di Pecorelli, il redattore di Tempo scrisse nel 1976: "Uno dei giochi preferiti da Miceli e da Marzollo era questo: di tanto in tanto facevano attaccare pesantemente dalla OP questo o quel personaggio politico; poi si presentava al personaggio oggetto degli attacchi per garantirgli che sarebbero intervenuti per farli cessare". Pecorelli così sarebbe stato pagato per tacere, più che per pubblicare. Ci sono riscontri di questa teoria non solo nel film, ma anche nell'inchiesta del Copasir sulle deviazioni dei Servizi, datata 6 aprile 1995. Gli inquirenti del Parlamento affermarono nella relazione che i giudici, dopo l'omicidio di Pecorelli, sequestrarono in casa del giornalista una serie di documenti riservati provenienti dai Servizi Segreti e provarono l'esistenza di fitti contatti tra Pecorelli e i vertici dei Servizi, tra cui anche Vito Miceli, l'uomo del Supersid. Il giornalista aveva nelle mani, tra gli altri, un fascicolo dei Servizi sull'attività di Licio Gelli nell'immediato dopoguerra in Toscana (pare che vi fossero dei contrasti interni alla Loggia P2). Questo fascicolo segreto venne chiamato "Cominform", che è il nome dell'ente economico dell'ex URSS. Dunque anche il giudice Alibrandi e i militari del monte Conero possono aver avuto rapporti diretti con Gelli e l'ex URSS?

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