martedì 4 ottobre 2016
Fratello di Minoli fu spiato a Praga
Il fratello del noto giornalista Giovanni Minoli fu spiato mentre visitava Praga, nel 1978, per un documentario. E’ quanto si apprende traducendo, in modo un po’ approssimativo con Google, due relazioni del servizio segreto dell’ex Cecoslovacchia, l’STB. Tra il 29 maggio ed il 3 giugno del 1978 un Lorenzo Minoli della De Agostini, torinese, classe 1951, partì per un viaggio in compagnia di Marco Ricceri, fiorentino, nato nel 1946, dirigente della CISL. I due accompagnavano l’ambasciatore americano a Roma: Martin Artur Wenick. Il servizio segreto cecoslovacco seguì gli spostamenti del gruppo monitorando i veicoli. Minoli, Ricceri e Wenick si mossero, secondo la relazione firmata da un certo Senfeld, nell’area operativa della CIA. Pare che visitarono i monumenti di Praga. “Il loro scopo - scrisse testualmente l’STB - era quello di scattare fotografie di diversi luoghi di Praga in occasione dell’anniversario dell’invasione delle truppe russe in Cecoslovacchia nell’agosto del 1968”. Il materiale sarebbe servito per un documentario in uscita ad agosto del 1978. Non è ancora chiaro cosa c’entrasse questo viaggio degli italiani con le indagini dell’STB sul terrorismo italiano, che è l’argomento principale del fascicolo in cui sono contenute le relazioni di Senfeld. Né si comprende come queste informazioni fossero state ottenute. L’ipotesi più probabile è che l’STB si insospettì perché il gruppo si recò a Praga con un semplice visto turistico. Si intuisce inoltre che le spie di Praga intendevano continuare ad indagare sulle residenze di Minoli e Ricceri in Italia, dato che dei due avevano ottenuto gli indirizzi esatti. Furono redatte delle schede informative sia su Minoli, sia su Ricceri e Wenick.
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